SAMBIASE – Ieri sera a Sambiase è comparso uno striscione offensivo contro il tifoso della Unione Sportiva Paolana aggredito a marzo (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/21/aggressione-ad-un-tifoso-della-paolana-arrestati-teppisti-di-sambiase/) da quattro teppisti della compagine calcistica con sede a Lamezia Terme.

Un fattaccio di cronaca nera che ha portato, lo scorso marzo, all’arresto di quattro soggetti, accusati di rapina aggravata e lesioni: R.A. e G.A. (difesi dall’avvocato Renzo Andricciola); R.P. e L.V. (difesi dall’avvocato Antonio Larissa). Tutti erano stati identificati dalla Polizia di Stato e associati agli arresti domiciliari.

Ieri sera, dunque, le offese al cittadino paolano: “In 5 hai preferito investire e identificare. Paolano non sei più un degno rivale. Vicini ai nostri fratelli ultras“, è scritto sullo striscione di solidarietà agli aggressori. Striscione prontamente rimosso dalla uomini della Questura.

La parte offesa, un 35enne rappresentato e difeso dall’avvocato Domenico De Rosa del Foro di Paola, al termine dell’incontro di calcio Promosport-Paolana, si stava recando verso la propria auto nel parcheggio antistante lo stadio, per far ritorno a casa, quando è stata accerchiata e aggredita al capo con una spranga e alcune bottiglie.

Nella circostanza uno degli aggressori avrebbe morso ad una mano il tifoso, per rapinarlo del proprio zaino dove custodiva, oltre al portafogli, uno striscione e la sciarpetta della squadra del cuore, probabilmente notati dagli stessi aggressori nel corso della partita. Sul luogo dell’accaduto, nei pressi dello stadio “Rocco Riga”, erano intervenuti immediatamente i poliziotti di Lamezia Terme per avviare le indagini.

In una nota diffusa dalla società lametina, successivamente ai fatti, veniva puntualizzato: “non sono tifosi della Promosport“.