AMANTEA (Cs) – Nell’ambito dei Caminetti itineranti promossi dal Rotary Club Amantea, lunedì scorso, 17 aprile, nella suggestiva location della “Baia di Tempsa Resort”, si è tenuto l’atteso incontro dibattito sul tema “La dieta mediterranea come stile di vita per il benessere psicofisico”. Un seminario a due voci tenuto dalla biologa nutrizionista Barbara Capone e dalla psicologa Giulia Capone.

Il tema di rilevante interesse è stato affrontato da due angolazioni diverse, ma complementari: alimentazione e psicologia si costituiscono in una relazione bidirezionale che influenza tutto il mondo dell’alimentazione e delle abitudini alimentari.

Dal corpo alla mente, e viceversa. Come specificato da Barbara Capone, il funzionamento emotivo dell’uomo può infatti provocare l’aumento o la diminuzione della spinta ad alimentarsi. Non a caso, tutto ciò che porta ad abitudini alimentari non sane ha un correlato neurobiologico che ci aiuta a comprendere l’importanza dell’aspetto psicologico.

Dall’evitamento del dolore fino alla ricerca di piacere, il cibo può divenire vero e proprio meccanismo di soddisfazione. E’ oramai incontrovertibile – è stato fatto presente – che lo stile alimentare non equilibrato possa provocare anche un effetto anestetico, spesso connesso ad alcuni disturbi del comportamento alimentare. Una produzione istantanea di endorfine che allontana, momentaneamente, il dolore generato da una bassa autostima. Per questo motivo si è naturalmente portati a favorire cibi che ci soddisfano in modo immediato come nel caso di cibi ad alto contenuto di zucchero, sale e di grassi.

Le raccomandazioni delle relatrici sono state quelle di sfruttare la profonda connessione tra una corretta nutrizione e le nostre abilità cognitive.

Come rimarcato da Giulia Capone, secondo i dettami della psicologia e psichiatria nutrizionale, grazie alla profonda connessione che sussiste fra cibo e talune strutture encefaliche, ipotalamo e corteccia cerebrale, la nostra mente può essere ben orientata anche a tavola. Per esempio: è stato ampiamente dimostrato di come la dieta mediterranea sia associata a un minor rischio di depressione e come in particolare alcuni cibi (i cosiddetti mood food) siano dotati di uno spiccato effetto leva sul buonumore.

Grande soddisfazione è stata espressa durante i lavori dalla presidente del Rotary Club Amantea, Anna Lorelli, che ha posto l’accento su come oggi sia necessario riconsiderare la dieta mediterranea in una economia globalizzata che tende a comprimere le positive abitudini della nostra tradizione culinaria.

La dottoressa Lorelli, in sintesi con gli argomenti affrontati, ha ricordato ai numerosi presenti la famosa frase di Ippocrate “fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.

Un altro importante momento di confronto e crescita, organizzato dai rotariani di Amantea che, ancora una volta, offrono un importante contributo al territorio in termini di arricchimento in settori di rilevante interesse pubblico.