CETRARO (Cs) – Infuria la polemica sulla vicenda della riorganizzazione ospedaliera in base ad una revisione del decreto 64, o decreto Scura. Il coordinatore dell’Udc di Cetraro, Giuseppe Leporini interviene sull’acceso dibattito che sta tenendo banco in questi giorni.
“La tutela del diritto alla salute è un elemento vitale per la comunità del medio-alto Tirreno cosentino e dell’entroterra che su di esso gravita. Siamo fortemente preoccupati – esordisce Leporini in una nota – perché l’assetto attuale della Sanità nel nostro comprensorio non garantisce questo diritto ed espone i pazienti, ma anche il personale medico che vi opera, a gravissimi rischi”.
La politica è “un servizio alla Comunità e non un aggregato di interessi più o meno opachi, per questo motivo, in vista di decisioni importanti per la sanità sul Tirreno cosentino, e ritenendo che la partecipazione dal basso sia fondamentale per indirizzare le scelte verso soluzioni funzionali e condivise, contribuiamo al dibattito con le nostre libere e concrete riflessioni. Senza voler forzare decisioni che spettano, insieme alle responsabilità connesse, alla Regione, ed in particolare al commissario, presidente Roberto Occhiuto, che sulla Sanità ci ha messo la faccia e sta combattendo come un leone per risolvere le tante criticità presenti – sottolinea Leporini – auspichiamo che quanto prima si approvi l’aggiornamento del Decreto 64 (Scura) e si decida finalmente la collocazione dell’area medica o, in alternativa di quella chirurgica nei presidi di Paola o di Cetraro”.
“La duplicazione di reparti per dare un contentino, senza prendere una decisione strutturale, non va bene perché non tutela i pazienti e divide le forze mediche in campo peraltro già esigue. A questo proposito, riteniamo però che la collocazione dell’emergenza-urgenza a Cetraro, sia la più funzionale – precisa il coordinatore Udc – E non per campanilismo, ma per la presenza di requisiti oggettivi: per gli spazi enormi disponibili, per la presenza già ora a Cetraro della Rianimazione, che deve necessariamente coesistere con l’emergenza urgenza, per l’accesso diretto dalla ss 18, per la presenza di una elisuperficie sempre disponibile e non vincolata alle straordinarie velocità del vento che si registrano a Paola. E per ultimo, ma più importante di tutti, per i requisiti di sicurezza strutturale che l’Ospedale di Cetraro garantisce”. Com’è noto, infatti, il “Rapporto Barberi del 2006” classifica l’area ospedaliera di Paola ad alto rischio in caso di sisma”.
“Con queste considerazioni dettate solo dal buon senso – conclude Leporini – auspichiamo che si proceda celermente a fare queste scelte, per poter ricostruire, a Paola ed a Cetraro una sanità efficiente, efficace e, diciamo noi anche credibile, perché la gente ormai non vede alternative a rivolgersi al Nord per seri problemi di salute.”
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