Una immagine di Teresa Gullace

AMANTEA – Il Partito democratico di Amantea, di cui è segretario Enzo Giacco, ha chiesto all’amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Pellegrino, l‘intitolazione di una strada a Teresa Gullace, simbolo calabrese della Resistenza.

«Troviamo di uno straordinario valore l’importante lavoro che da anni l’Anpi sta svolgendo per far emergere la partecipazione diretta dei meridionali alla Resistenza ed il ruolo di tante donne resistenti. Nelle prossime settimane renderemo noti gli approfondimenti delle ricerche già compiute negli scorsi anni, oggi arricchite di nuovi elementi, che hanno consentito di ricostruire un quadro del contributo alla lotta partigiana da parte di cittadini del Comprensorio».

Oggi «abbiamo chiesto all’amministrazione comunale l’intitolazione di una via della città a Teresa Gullace».

Teresa Gullace (Talotta da nubile), nativa di Cittanova (RC), è stata insignita dalla Medaglia al Valore Civile – tributata nel 1977 dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone – con la seguente motivazione: «Madre di cinque figli ed alle soglie di una nuova maternità, non esitava ad accorrere presso il marito imprigionato dai nazisti, nel nobile intento di portargli conforto e speranza. Mentre invocava con coraggiosa fermezza la liberazione del coniuge, veniva barbaramente uccisa da un soldato tedesco».

Il 3 marzo 1944 Teresa Gullace aveva 37 anni, cinque figli ed era incinta del sesto. Viveva a Roma dove si era trasferita ed era sposata con Girolamo Gullace. Questi era stato arrestato dai tedeschi durante un rastrellamento. Condotto nella caserma dell’81º di fanteria in Viale Giulio Cesare, Teresa Gullace si recò a chiedere notizie di lui insieme alle mogli di altri prigionieri. I testimoni raccontano che, intravisto il marito alla finestra della caserma, tentò di avvicinarglisi per parlargli e forse per lasciargli del pane nonostante l’altolà intimatole da un soldato tedesco il quale non esitò a spararle un colpo, freddandola.

«In quei giorni drammatici, segnati anche dalla strage delle Fosse Ardeatine, Teresa Gullace diventò una delle icone della Resistenza, e numerosi gruppi partigiani presero la donna a simbolo della loro lotta. La storia di Teresa Gullace ispirò il personaggio di sora Pina – interpretato da Anna Magnani – nel celebre film di Roberto Rossellini “Roma città aperta”».

Oltre alla Medaglia al Valore Civile assegnatale dalla Presidenza della Repubblica, a Teresa Gullace è dedicata una lapide in Viale Giulio Cesare, a Roma, nel luogo in cui fu uccisa. Nel 1981 le è stato intitolato il liceo scientifico di Piazza dei Cavalieri del Lavoro, che custodisce anche un suo busto realizzato dallo scultore Ugo Attardi, mentre nel quartiere Alessandrino le è stato intitolato un Centro di Formazione Professionale. In Calabria, Cittanova – sua città natale – le ha dedicato la via in cui visse da giovane. E’ stata una donna resistente calabrese. Ecco perché abbiamo chiesto che alla sua memoria venga intitolata una via della città».

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