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Pietro Molinaro: «La legalità si afferma e si forma sui banchi di scuola»

L’iniziativa della Commissione consiliare all’Istituto Scolastico di Mirto Crosia. Ecco i nomi dei premiati

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MIRTO CROSIA (Cs) – Con il sesto e ultimo appuntamento, programmato anzitempo, si sono recentemente concluse, presso l’Istituto Comprensivo di Mirto-Crosia, nel Palateatro G. Carrisi, le iniziative sui percorsi di legalità, portati avanti nelle scuole dalla “Commissione regionale consiliare Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa”.

«Nei progetti e approfondimenti dei giovani studenti – commenta Pietro Molinaro, presidente della Commissione regionale consiliare – è emersa una forza incredibile di unirsi e fare propria la lotta contro ogni forma di corruzione, per l’affermazione sempre e comunque della legalità e sconfiggere il sistema mafioso che articolandosi  in varie situazioni rende  questo fenomeno visibile e sempre di più conosciuto e quindi contrastarlo».

E nel ringraziare il suo collega Gelardi e tutti i componenti la commissione, Molinaro ha aggiunto: «Nel corso di questo evento, negli interventi della dirigente scolastica dell’istituto Anna Donnici, del sindaco di Crosia Antonio Russo, del maresciallo dei carabinieri Palazzo e del vice questore della polizia di Stato Giuseppe Zanfini, sono riecheggiate più volte le limpide parole del giudice Caponnetto: “La mafia ha più paura della scuola che della giustizia”».

«Questa – continua Molinaro – è diventata una attività costante anche di autorevoli magistrati che operano in Calabria e la Commissione consiliare, con il contributo di tutti i colleghi, continuerà a promuovere. L’educazione alla democrazia e alla legalità – aggiunge Molinaro – rende gli studenti e le studentesse protagonisti e, cioè, capaci di esercitare i propri diritti-doveri di cittadinanza. Essi si esplicano nel rispetto delle regole e nella partecipazione alla vita civile, sociale, politica ed economica».

«L’insegnamento della legalità costituisce una delle frontiere educative più importanti e ha l’obiettivo principale di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni  questo intendimento – conferma Molinaro – continuerà a guidare la Commissione perché è  una battaglia che richiede tenacia e scambio di competenze. La n’drangheta, è  miseria della falsa ricchezza e ha paura della scuola, perché è qui si costruiscono sapere, coscienza, forza e coraggio.

La ’ndrangheta preferisce in modo spietato la debolezza e una società indifferente per sperare nel controllo».

Nel corso dell’evento sono state premiate tre giovani studentesse, Mazziotti Gioia ConcettaMurrone Lorena Raffaella e De Luca Beatrice con borse di studio.

«A loro e ai docenti che li hanno seguiti nelle realizzazioni progettuali vanno i miei complimenti e gli auguri», ha detto Molinaro.

Ed ha concluso: «Questo premio va portato con orgoglio, trasmettendo questi valori  nella quotidianità».