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Il sindaco di Tropea: «Interessi torbidi dietro attacchi mediatici»

L'Amministrazione comunale denuncia «finti scoop senza rilevanza per denigrare la città»

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Il sindaco di Tropea, Macrì

TROPEA (Vv) – Il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, denuncia in una nota «l’ennesimo attacco, privo di qualsiasi interesse giudiziario o giornalistico, messo in atto ai danni dell’immagine della Città di Tropea e della onorabilità e della rispettabilità degli organi democraticamente eletti, appare ormai innegabile la presenza in provincia di Vibo Valentia di logiche e trame torbide, ordite da quanti sono adusi millantare rapporti riservati e relazioni importanti per inscenare presunti scoop e fughe di notizie col solo risultato di produrre allarmismo ed alimentare tensioni sociali».

E aggiunge: «Non possono che esservi interessi indicibili dietro questa che è diventata una vera e propria ossessione quotidiana di qualcuno a riciclare in proprio o a far riciclare da altri, fatti diversi e circostanze stravecchie, tutte prive di ogni collegamento e comunque irrilevanti dal punto di vista giudiziario o politico-amministrativo, con l’ormai dichiarato tentativo di imbastire e di disseminare continue e vergognose telenovele per disinformare ed inquinare l’immagine di Tropea e della sua classe dirigente e con essa infangare il territorio e l’intera regione».

È quanto dichiara, dunque, il sindaco Giovanni Macrì, definendo «inaccettabile che su iniziativa sempre della stessa manina, ed in ossequio ad un identico ed ormai prevedibile copione di  mistificazione della realtà e di denigrazione della dignità ed onorabilità personali dell’intera Amministrazione comunale che mi onoro di guidare, venga riproposta ciclicamente sempre e soltanto la stessa parziale e manipolata elencazione di vicende che messe insieme continuano a non costituire alcuna notizia ed alcuna inchiesta, così come del resto tutti i fatti e le risultanze si sono incaricati di dimostrare fino ad oggi, ma soltanto una permanente offesa all’intelligenza ed alla libertà di tutti».

Macro non fa nomi, né circostanzia meglio i fatti, ma prosegue: «È insostenibile che un servitore dello Stato, impegnato a difendere ogni giorno Tropea da attenzioni ed interessi di ogni natura ed a promuoverne nel mondo la sua bellezza, la sua ricchezza e la sua straordinaria capacità attrattiva e di sviluppo per tutta la Calabria, debba poi ritrovarsi ad esser preso sistematicamente di mira con ricostruzioni false e tendenziose; narrazioni – aggiunge – prive di alcuna logica ed architettate ad hoc solo per tentare di scalfire quella che è invece la pulizia e l’integrità etica, personale ed amministrativa del primo cittadino e della sua squadra ed azione di governo, così come ripetutamente confermate negli anni, con i diversi prefetti succedutisi ed al termine di altrettante, diverse inchieste giudiziarie sviluppatesi».

«E pur tuttavia – sottolinea il sindaco – se la somma aritmetica di tali e tante irrilevanze e deliri, periodicamente tirati fuori e ricuciti assieme con lo stesso insulso tentativo denigratorio riesce addirittura a diventare oggetto di presunta inchiesta da parte di qualche storica testata giornalistica nazionale, vuol dire sicuramente che la piccolissima Tropea e quanto sta accadendo in questa periferia dell’Italia che per noi è però un laboratorio culturale ed istituzionale di progetti, visione e prospettive di sviluppo turistico, attraggono e stimolano appetiti e frustrazioni diversi ed ad ogni livello e rispetto ai quali – scandisce – non ci stancheremo mai di invitare quanti ne hanno competenza ad indagare a fondo, per capire quali sono i reali motivi di tale e tanto odio ed accanimento mediatico fondato miseramente sul nulla».

«Per quel che ci riguarda – conclude Macrì – continueremo a nutrire massima fiducia, così come fatto fino ad oggi, nella magistratura e nello Stato dai quali in questi anni ci siamo sentiti tutelati e garantiti nell’azione complessa portata avanti; una protezione, quella dello Stato, che ci ha consentito di avviare, consolidare e proseguire un percorso di governo per nulla scontato e riconoscibile di rinnovamento, di riposizionamento ma anche e soprattutto di difesa di Tropea e di tutto ciò che essa rappresenta e può rappresentare come attrattore naturale di interessi diversi, legittimi e non, regionali, nazionali ed internazionali».