Home Calabria Esami del sangue a scrocco: 24 episodi delittuosi, chiuse le indagini

Esami del sangue a scrocco: 24 episodi delittuosi, chiuse le indagini

Sulla carta risultavano essere ricoverati, ma non avevano mai varcato l'ingresso del nosocomio "Iannelli"

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Una corsia ospedaliera del San Francesco di Paola

CETRARO (Cs) – Chiuse le indagini preliminari sull’inchiesta per truffa e falso a carico di 24 persone tra infermieri, politici, sindacalisti, medici, tecnici di laboratorio che avrebbero danneggiato l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per favore parenti e amici (https://www.calabriainchieste.it/2023/04/28/esami-del-sangue-per-ricoveri-fantasma-24-indagati-coinvolti-medici-e-infermieri-asp/).

Gli indagati, in concorso tra loro – questa è la tesi accusatoria – avrebbero favorito potenti della politica, del sindacato, delle istituzioni locali interessati a risparmiare qualche soldo per usufruire di esami del sangue a scrocco, a danno dell’Azienda sanitaria.

La figura centrale di tutta l’inchiesta è un coordinatore infermieristico impelagato con la politica che, in concorso con altri, e – in alcuni casi – verosimilmente inguaiando colleghi di lavoro, avrebbe messo in piedi un giro di false richieste per esami di laboratorio da effettuare a Cetraro e Cosenza a favore di amici che risultavano essere ricoverati nel reparto di medicina di Cetraro, ma che nei fatti mai avevano varcato l’ingresso del nosocomio Iannelli.

Gli indagati sono di Cetraro, Belvedere Marittimo, Bonifati, Scalea, Diamante e altri comuni tirrenici.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Porcelli, è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Scalea.