Il viadotto crollato

LONGOBUCCO – Sul viadotto crollato https://fb.watch/kirHsPINAg/ i politici calabresi si sono mobilitati per chiedere di accertare le cause del cedimento, e identificare eventuali responsabilità. L’intero territorio ormai sta mostrando segni di cedimentohttps://www.calabriainchieste.it/2023/05/03/longobucco-strada-statale-177-chiusa-per-una-frana/

Il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto: «Il Ponte di Longobucco, come il Ponte Morandi: poteva essere una tragedia. Accertare ogni responsabilità presto e subito. Si tratta di un ponte costruito solo 9 anni fa dalle comunità montane che crolla in questo modo., Con il Ponte Morandi: si è sfiorata la tragedia solo perché l’Anas qualche ora prima aveva chiuso il tratto altrimenti oggi commenteremo la tragedia. Pretenderò che ogni responsabilità venga accertata.

Il consigliere regionale Giuseppe Graziano: «Non si può che essere indignati per quello che è successo oggi a Longobucco, lungo la strada Sila-Mare. Io spero che si faccia presto chiarezza e si individuino eventuali responsabilità su un’opera che non poteva e non doveva crollare per un evento naturale ampiamente preventivabile. Capisco la rabbia dei miei concittadini longobucchesi che da oggi pomeriggio mi stanno contattando per segnalarmi quanto avvenuto. La capisco e la comprendo. Serve chiarezza e domani subito a lavoro per la ricostruzione e la messa in sicurezza di un’arteria stradale essenziale per l’entroterra»

L’ex consigliere regionale, Graziano Di Natale: «Sarebbe potuta essere una strage, se solo Anas qualche ora prima – a seguito di una ricognizione – non avesse interdetto il traffico. Le immagini del crollo del viadotto Ortiano 2, sulla SS177 Sila-Mare, nel tratto che collega Longobucco alla costa Jonica, sono terribili. Lasciano esterrefatti ed impongono una riflessione. Un ponte costruito soltanto nove anni fa che crolla in questo modo è inquietante. Eppure è d’attualità la costruzione di ben altro ponte, quello sullo Stretto, quando in Calabria non riusciamo a mettere in sicurezza le nostre strade. Occorre accertare le responsabilità. Ritengo debba farsi un ragionamento condiviso sulla sicurezza dei nostri viadotti in una terra in cui il dissesto idrogeologico è diffuso in modo capillare e rappresenta una problematica di notevole importanza. Simili scenari vanno evitati grazie alla prevenzione e non ampiamente commentati dopo. La Calabria merita di più».

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