Parte dell'opposizione amanteana

AMANTEA – Nel consiglio comunale del 2 maggio 2023, si è discusso del “Piano triennale opere pubbliche e del Piano biennale acquisti forniture beni e servizi”. Il capogruppo di minoranza di “Cambiamo rotta”, Rossella Ferraro, in un intervento costruttivo, volto alla crescita del territorio e, quindi, a vantaggio della Comunità, ha avanzato alcune proposte. Ecco di cosa si tratta.

«Ho condiviso, con l’assemblea – ha riferito il capogruppo Ferraro –  la necessità di inserire in agenda il recupero e la valorizzazione della Villa romana in localita Principessa, del Tempio Arcaico di Imbelli e del Castello di Amantea e la programmazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi essenziali per cittadini e turisti. Durante gli studi universitari lessi una frase che mi è rimasta scolpita in mente: “Perché qualcuno dovrebbe scegliere di andare proprio in un determinato luogo?”. La risposta era “perché in quel luogo accogliente si respira cultura”».

E, ancora: «Credo che nel nostro territorio si respiri quest’aria ma ritengo, altresì, che si debba necessariamente lavorare, con sempre più maggiore incisività, a valorizzare ciò che di prezioso il nostro passato ci ha lasciato in eredità e rendere la città ancor più accogliente ed inclusiva per puntare ad una forma di turismo propriamente culturale che destagionalizzi le presenze e favorisca concrete e strutturali opportunità di crescita con ricadute sociali ed economiche sul territorio». D

La Ferraro ha poi fatto rilevare alla maggioranza in carica come «nello strumento proposto avete individuato le opere, i beni ed i servizi utili a migliorare la qualità della città. Mi piacerebbe dare un mio contributo richiamando l’attenzione su altre misure, ulteriori frecce all’arco, funzionali alla crescita dell’appeal della città e del benessere non solo dei suoi cittadini, ma anche dei suoi turisti. Abbiamo la fortuna di abitare una città che può offrire standard di pregio per diverse forme di turismo, da quello balneare a quello culturale, passando per quello naturalistico ed enogastronomico. Quello culturale, in particolare, può rappresentare un notevole valore aggiunto per una auspicabile svolta.  La cultura, in ambito turistico, “paga” perché offre un valore peculiare che non si può comprare».

Ed è proprio per questo che «credo sia di fondamentale importanza inserire la valorizzazione della Villa romana in località Principessa, del Tempio arcaico di Imbelli e del Castello di Amantea, dal cui recupero e dalla cui valorizzazione trarremo tangibili benefici. Conosciamo la situazione economico-finanziaria dell’Ente e sappiamo anche che alcune di queste bellezze storiche-artistiche ed architettoniche non sono ancora acquisite al patrimonio del Comune. È necessario però che tornino ad occupare l’attenzione che meritano in agenda, ed è altresì necessario che riprendano i rapporti, oggi sfilacciati, con i proprietari delle aree in cui sono ubicate, con la Soprintendenza, con i ministeri della Cultura e del Turismo, con il mondo accademico, con la Regione e la Provincia».

Infine: «E’ necessaria ed urgente la programmazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi essenziali come docce, panchine, pattumiere, verde urbano (entrambi i lungomare cittadini ne sono sprovvisti in molti punti) oltre a scivoli e passerelle per il superamento delle barriere architettoniche (nelle spiagge pubbliche della città è impossibile raggiungere la battigia e fare un semplice bagno) e sarebbe utile anche una App che agevoli e semplifichi la presenza e la permanenza dei turisti in città.  Noi ci siamo».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it