PAOLA (Cs) – Nessuna risposta nei termini di legge è giunta alla consigliera comunale di minoranza Emira Ciodaro dall’amministrazione comunale Politano in riferimento alla interrogazione al sindaco sullo «Stato delle Finanze Pubbliche Locali. Richiesta chiarimenti omessa risposta a Interrogazione del 27.03.2023 avente ad oggetto “Stato delle Finanze Pubbliche Locali. Dichiarazioni stampa Sindaco ed Assessore al Bilancio. Richiesta chiarimenti».
E in una nuova comunicazione al presidente del consiglio comunale Mattia Marzullo e al sindaco Giovanni Politano, trasmessa anche al Prefetto di Cosenza, la dottoressa Ciodaro torna all’attacco.
Intanto si richiedono chiarimenti sulla «nota di diffida di GES.I.T. Engineering SRL con sede in Roma e contestuale direttiva del 2 maggio 2023 prot. N.6987 a firma del Segretario Generale del Comune Avv. Cinzia Sandulli», come riportato nei giorni scorsi, in esclusiva, da Calabria Inchieste.
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L’interrogazione senza risposta sui conti comunali
«In data 27 marzo 2023, la sottoscritta Dott.ssa Emira CIODARO, in qualità di Consigliere Comunale, rivolgeva al Sindaco della Città di Paola l’Interrogazione, di cui all’oggetto, mediante PEC, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale. L’Interrogazione nasceva dalla necessità di approfondire il contenuto di ben due distinti comunicati stampa, ad opera, rispettivamente, del Sindaco Sig. Giovanni POLITANO e dell’Assessore al Bilancio Dott.ssa Francesca SBANO, per mezzo dei quali veniva esplicitata la volontà di procedere ai sensi dell’art. 243-bis del TUEL».
L’ipotesi predisposto o piano di riequilibrio pluriennale
«In altri termini, attraverso le menzionate esternazioni, veniva resa pubblica, in particolare, la proposta dell’Assessore Sbano di fare fronte alle difficoltà finanziarie dell’Ente mediante ricorso all’Istituto del Predissesto o Piano Finanziario di Riequilibrio Pluriennale.
Premesso che, tale evenienza, prima di allora, non era mai stata sottoposta all’attenzione dei Consiglieri Comunali, al contrario veniva negata qualunque difficoltà.
In nessun atto ufficiale, per essere chiari, né in fase di discussione e di approvazione del Rendiconto 2021, né in fase di discussione e di approvazione del Bilancio di Previsione Annuale e Pluriennale 2022/2024, era mai emersa una condizione che lasciasse intravedere la necessità di aderire alla procedura di Predissesto. Emergeva, indiscutibilmente, la necessità di interventi di messa in sicurezza delle casse dell’Ente, peraltro, colpevolmente, finora, mai predisposti da questa amministrazione».
Le contraddizioni dell’amministrazione comunale in tema di debiti: il caso GES.I.T. Engineering SRL: fondi PNRR a rischio
«Al contrario, quotidianamente, in contraddizione con la prospettata rovinosa situazione economica e finanziaria, sin dal suo insediamento, questa amministrazione, con ostinata caparbia, procede con il conferimento di esosi inopportuni incarichi legali, vista e considerata la natura degli stessi e/o dei contenziosi in essere; con determinazioni che, vista la scadenza del 30.06.2023, potrebbero mettere a rischio importanti finanziamenti previsti nel PNRR, qualificate dallo stesso Segretario Generale dell’Ente, con propria nota mezzo PEC del 02 maggio 2023, indirizzata anche all’Autorità anticorruzione o ANAC, quali atti non conformi ai canoni della legittimità, che potrebbero rivelarsi rovinosi per le casse comunali, stante la diffida della GES.I.T. Engineering SRL, accompagnata da concreta minaccia di richiesta risarcimento danni, del resto come si può pensare di procedere alla revoca di un incarico di progettazione definitiva/esecutiva e DL in un tempo così breve dalla data del 30 Giugno».
Gli incarichi agli amici siciliani
«In alcuni casi, addirittura, incarichi professionali e tecnici a favore di imprese nate come funghi in quel di Messina, il tutto probabilmente quale sfogo alle sedicenti buone pratiche amministrative della nuova era; in materia tributaria, emergono inaccettabili errori, ritardi e lacune, di natura procedurale e contabile, che hanno avuto il solo fine di tormentare i cittadini, utenti di servizi inefficienti; inaccettabili, in tempi di crisi economica, i livelli raggiunti dalle indennità di funzione degli amministratori; insopportabile lo sperpero di risorse pubbliche in attività ludiche di scarso valore culturale ed educativo».
I problemi dell’ospedale
«In tema di diritto alla salute, in assenza di una visione propria e compatibile con la programmazione regionale, abbiamo raggiunto livelli di approssimazione preoccupanti, infatti, nel merito, vorrei precisare che emodinamica e terapia intensiva sono interventi precedenti e rientrano nel Piano industriale di ristrutturazione e riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, che nulla hanno a che vedere con questa amministrazione».
E la tratta ferroviaria paolana…
«La vicenda “alta velocità” gestita nel peggiore dei modi, di fatto, Paola verrebbe superata ed esclusa dal tracciato AV/AC e la linea di congiungimento, cosiddetta Santomarco, sarà un disastro per il territorio e per i cittadini, qualora realizzata per come prevista. Una prospettiva socio-economica, dunque, preoccupante per il futuro di questa Città».
I residui attivi e passivi in bilancio
«Considerato, inoltre, che, proprio nel corso della precedente sessione di Bilancio, avevamo posto la necessità di accertare la reale consistenza dei residui attivi e passivi, finalizzata ad una revisione straordinaria dei medesimi, nonché di procedere ad una ricognizione complessiva e puntuale di eventuali debiti fuori Bilancio e di passività potenziali. Da evidenziare, altresì, che le autorevoli esternazioni avvenivano, inspiegabilmente, al di fuori dei luoghi istituzionali deputati a trattarli in via preliminare, nell’ordine Commissione Bilancio e Consiglio comunale, quindi, attivando una procedura anomala, poco rispettosa delle regole, delle istituzioni locali e dei loro legittimi rappresentanti. Nondimeno, rivolgere domande, con lo scopo di assumere piena consapevolezza di questioni amministrative così importanti per i cittadini e per il futuro della nostra Città, ritengo rappresenti un dovere di ogni Consigliere Comunale, che intenda adempiere scrupolosamente alla propria funzione. Questa la ragione per la quale rileva, come inaccettabile, l’assoluta reiterata insensibilità del Sindaco rispetto al legittimo esercizio del potere proprio dei Consiglieri di rivolgere interrogazioni, con il solo scopo di ottenere chiarimenti, senza alcun intento polemico, considerato che, almeno in questo caso, l’interrogazione in questione era diretta ad ottenerli, rispetto ad esternazioni provenienti dallo stesso Sindaco e dal suo Assessore al Bilancio».
Sollecito per evadere l’interrogazione, come impone la legge
«Pertanto, con la presente, responsabilmente, rinnovo l’invito al Sindaco a voler evadere l’Interrogazione, in oggetto meglio specificata, al fine di consentire alla sottoscritta di poter adempiere ai doveri connessi alla funzione di Consigliere Comunale, in particolare, di voler esplicitare l’esatto significato delle sue affermazioni, contenute nel testo di risposta al comunicato stampa dell’Assessore al Bilancio».
Nuovi puntigliosi quesiti di merito
«Domando quanto segue: in merito alla direttiva emanata dal Segretario Generale dell’Ente, Avv. Cinzia Sandulli, in data 02.05.2023 prot. N. 6987, letto e considerato il contenuto della stessa, indirizzata al Responsabile del Settore I e per conoscenza allo stesso Sindaco, quali provvedimenti il Sindaco e la Giunta intendono assumere al fine di ripristinare l’invocata trasparenza nelle procedure di affidamento o revoca di incarichi ad operatori e professionisti esterni all’Ente, onde evitare contenziosi e danni enormi per le casse dell’Ente?
Il Sindaco della Città di Paola non ritiene che tali procedure e provvedimenti, della cui legittimità è lecito dubitare, vista la nota del Segretario generale, gettino ombre preoccupanti sul livello di trasparenza e di efficacia dell’azione di questa Amministrazione Comunale?
Il Sindaco della Città di Paola ed il suo Assessore ai LLPP quali atti o provvedimenti ritengono di poter predisporre a salvaguardia di importanti finanziamenti rientranti nel PNRR, nello specifico l’intervento “Asse fluviale attrezzato di collegamento Marina – Santuario” considerato che, a meno di due mesi dalla data fatidica del 30.06.2023, non sarà agevole acquisire una progettazione definitiva/esecutiva adeguata?
Per quale ragione il Sindaco della Città di Paola non ha inteso dare risposta alla Interrogazione di un Consigliere Comunale, in oggetto meglio richiamata, nei tempi e secondo le modalità previste dalla Legge e dai Regolamenti?
Alla luce dei risultati dell’indagine portata avanti dagli uffici, interni all’Ente, si può affermare che sussistano squilibri di Bilancio, talmente gravi, da rendere necessario il ricorso al Piano di Riequilibrio Pluriennale?
In sostanza, il lavoro d’indagine, ad opera degli uffici, in precedenza, richiamato dai Revisori dei Conti e dallo stesso Sindaco, ha evidenziato quali e quanti debiti?
Non ritiene il Sindaco che, i Consiglieri Comunali, in quanto tali, abbiano il diritto di conoscere tempestivamente oggetto e data di situazioni debitorie insostenibili?
Piano Finanziario di Riequilibrio Pluriennale
In merito, intendo precisare che la procedura di adesione al Piano Finanziario di Riequilibrio Pluriennale dovrebbe essere deliberata dal Consiglio Comunale ed approvata dalla Sezione Regionale della Corte dei Conti.
A tal proposito, a puro scopo informativo, preso atto delle dichiarazioni dell’Assessore Sbano, vorrei sapere per quale ragione il DUP 2023/2025, approvato nella recente seduta di Consiglio del 15.04.2023, non rilevasse situazioni di disavanzo o deficit, talmente gravi, da evocare e/o giustificare il ricorso allo strumento del Predissesto Finanziario.
In conclusione….
Pertanto, nessuna polemica pretestuosa da parte nostra, trattasi di doveroso esercizio di un diritto, quello ad essere compiutamente informati, al fine di poter assolvere al mandato elettivo. Noi, vorremmo delle semplici risposte. Il Sindaco avrebbe il dovere di evadere queste domande e di farlo nei tempi previsti dalla Legge e dal Regolamento.
La mancata risposta rappresenta un vero e proprio atto di arroganza, un inaccettabile “comportamento omissivo offensivo”. Tale “comportamento omissivo offensivo” investe pure la figura del Presidente del Consiglio, dal momento che nel decorso dei termini dei 30 gg. è intervenuto un Consiglio Comunale, convocato in seduta ordinaria, che tra i punti all’ordine del giorno non elencava l’Interrogazione di cui all’oggetto.
La presente, ai sensi dell’art. 24 e 54 del Regolamento del Consiglio Comunale, alle autorità in indirizzo, per i provvedimenti di competenza», conclude Emira Ciodaro.