PAOLA (Cs) – Nell’ambito dell’operazione antimafia eseguita stamane sul Tirreno cosentino, per la quale è in corso una conferenza stampa a Catanzaro, si registrano contestazioni di merito anche rispetto alla cosiddetta recidiva.
A Fabio Calabria, in particolare, viene contestava la recidiva specifica e infraquinquennale, mentre a Pietro Calabria anche la recidiva reiterata, oltre a quella specifica e infraquinquennale
La recidiva viene poi contestata a Eugenio Filippo, così come a Luciano Bruno.
E ancora: “Con la recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale per Fiore Giovanni»
E poi, in riferimento alla posizione del cetrarese Michele Iannelli detto “Tavolone”, pluripregiudicato e considerato vicino alla cosca Muto, si legge: “Con la recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale e la dichiarazione di abitualità nel delitto di cui all’art. 103 c.p. per Iannelli Michele“.
E poi recidiva reiterata e specifica per Logatto Eugenio, mentre la recidiva infraquinquennale viene contestata a Francesco Loizzo, entrambi di Paola.
L’elenco continua: “Con la recidiva specifica e infraquinquennale per Maiolo Mario; con la recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale per Manfredi Marco; Con la recidiva specifica e infraquinquennale per Nesci Vincenzo; con la recidiva reiterata per Porcaro Roberto; con la recidiva specifica e infraquinquennale per Serpa Francesco; con la recidiva reiterata e specifica per Serpa Gianluca; con la recidiva infraquinquennale per Tundis Andrea; con la recidiva reiterata e specifica per Tundis Michele; con la recidiva specifica per Villecco Pamela (moglie di Logatto); con la recidiva per Vulnera Sestino.