CATANZARO – Il consigliere comunale Antonio Corsi si è detto contrario alla trasformazione dell’Ente fiera in un centro per l’accoglienza degli immigrati.
«L’Ente Fiera non si tocca», ha esordito il consigliere. «Il sindaco Nicola Fiorita dica no in maniera netta all’ipotesi che questa struttura destinata ad esposizioni, congressi, spettacoli venga “requisita” dal Governo per farne un Centro di prima accoglienza per immigrati”. Lo afferma il consigliere comunale Antonio Corsi.
«Il sopralluogo della Prefettura ci preoccupa. Ci sono tante soluzioni alternative per ospitare il Centro di prima accoglienza, senza occupare strutture pubbliche costruite per generare sviluppo ed economia. L’utilizzazione come hub vaccinale durante la terribile pandemia è stata dettata dall’emergenza sanitaria e quindi giustificata. Altri usi che potrebbero pregiudicarne definitivamente la destinazione non possono essere tollerati».
Proprio nei giorni scorsi, «nel denunciare lo svolgimento del maxi concorso della Regione in un parco acquatico di Rende, avevo indicato proprio nell’Ente Fiera una potenziale sede per tutti i concorsi pubblici che dovrebbero legittimamente tenersi nel Capoluogo. L’Ente Fiera deve tornare nella disponibilità del Comune, certo, solo il terreno è di proprietà della Regione, altrimenti come avremmo potuto realizzare l’opera? Non basta. La convenzione con cui la Regione affidava l’Ente Fiera al Comune sarebbe scaduta da ben due anni».
E allora, «passando dalle chiacchiere ai fatti, la Giunta regionale si attivi per sottoscrivere una nuova convenzione con il Comune, finanziando anche alcuni indispensabili miglioramenti come il sistema di riscaldamento/raffreddamento, gli arredi e la dotazione tecnologica. Venga risolto il problema giuridico dell’accatastamento e quindi della proprietà della struttura. Diventi al più presto – conclude Corsi – l’Ente Fiera un polo fieristico dove organizzare esposizioni legate al turismo e al mare, concerti al chiuso e all’aperto, congressi, svolgimento di concorsi pubblici».
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