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Droga alla ”Paola bene”: il ricco assuntore e i debiti con la cocaina (dialoghi intercettati/1)

«Ti prego non ti incazzare, lunedì sera ci dobbiamo vedere compà...». «A chi vuoi prendere per il culo?»

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Intercettazioni dei Carabinieri del ROS

PAOLA (Cs) – Oggi entriamo nel merito delle intercettazioni telefoniche e ambientali legate all’inchiesta antimafia istruita dalla Dda catanzarese a carico della cosca di ‘ndrangheta denominata Calabria-Tundis. (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/09/ndrangheta-arresti-sul-tirreno-nomi-37-misure-e-46-indagati/)

I maggiorenti del clan, come emerge agli atti, spesso facevano credito agli assuntori di droga, generalmente cocaina, soprattutto a quegli imprenditori e professionisti ricchi o comunque benestanti in grado di onorare i debiti.

Nella intercettazione che proponiamo lo ‘ndranghetista chiama l’assuntore per chiedergli di onorare i debiti.

La Dda osserva: «Le molteplici cessioni di droga» da parte di Calabria Fabio, destinatario di misura cautelare, a (omissis) emergono sempre dal nutrito compendio intercettivo composto da numerosi contatti seriali aventi caratteristiche simili a quelli precedentemente esaminati.

Si tratta sempre di contatti asettici privi di contenuto e diretti sempre ad organizzare incontri senza che da essi emerga alcun rapporto confidenziale tra i due interlocutori che possa valere a giustificare in altro modo le conversazioni.

In tale contesto assumono rilevanza le intercettazioni dalle quali emerge con sufficiente chiarezza l’esposizione debitoria» di (omissis) «nei confronti di Calabria e il disappunto di quest’ultimo per i ritardi nei pagamenti.

Emerge in un caso il tentativo da parte» di (omissis) di «giustificarsi affermando di aver parlato con Arlia Gianluca prima di interpellare Calabria».

CALABRIA FABIO contatta (omissis): «Pronto?»
RISPOSTA: «Oh compare mio?»
CALABRIA: «Oh?»
RISPOSTA: «Oh io mo mi sto ritirando però non sono riuscito a passare da dove devo passare compà … TI PREGO NON TI INCAZZARE LUNEDI’ SERA CI DOBBIAMO VEDERE COMPA’… (Ndr.: (omissis) deve pagare dello stupefacente ad Arlia Gianluca e Calabria Fabio)»
CALABRIA: «NO NO NO .. LUNEDI’ SERA NO … DOMANI ..
RISPOSTA: «E NON RIESCO DOMANI FA … NO NON CI POSSO FARE NIENTE… DOMANI PERCHE’…SONO DUE SETTIMANE» …

RISPOSTA: «no no non è vero compà .. ti avevo detto una settimana la volta scorsa».Dopo alcuni giorni scatta un’altra telefonata…

CALABRIA: «Pronto»

RISPOSTA: «EI…»
CALABRIA: «Ho detto…»
RISPOSTA: Incompresibile…
CALABRIA: «A chi vuoi prendere per il culo..
RISPOSTA: «no ho chiamato già a Gianluca (Arlia Gianluca)…ora…»
CALABRIA: «E ma ho capito però…» … «e ne mi hai risposto ne mi hai chiamato»
RISPOSTA: «…. no compà sono arrivato sabato sera ero con il telefono scarico poi domenica sono stato anche (inc)…stamattina compà mi era passato proprio di mente ma figurati…» «… ma stai tranquillo…(inc)…figurati compà non è che non mi sono mai
{inc) … non mi sono mai nascosto.. (inc)…poi ci vediamo stasera.. ci vediamo stasera…»
La Dda osserva: “Le intercettazioni risultano esplicite e non consentono di accedere ad una lettura alternativa, confermandosi dunque la gravità indiziaria“.
Le persone destinatarie di misura cautelare, rispetto al procedimento antimafia in corso, sono da considerare – allo stato – innocenti, fino alla conclusione dell’iter giudiziario, in fase di indagini preliminari.