PAOLA (Cs) – A proposito di qualità della cocaina smerciata dalla cosca di ‘ndrangheta Calabria-Tundis (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/13/droga-alla-paola-bene-cocaina-scarsa-provoca-forti-mal-di-testa-dialoghi-intercettati-3/), agli atti dell’inchiesta antimafia, i carabinieri del Reparto operativo speciale hanno documentato la lavorazione in proprio, ad opera dei maggiorenti della cosca sanlucidana, della sostanza stupefacente precedentemente acquistata dai propri fornitori.
Gli ‘ndranghetisti, non curandosi degli effetti potenzialmente devastanti di quella “roba” sulla salute degli assuntori, «mescolavano un quantitativo imprecisato di cocaina con sostanze additive» per aumentare il numero di dosi. Non solo.
La droga – sempre secondo la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro – dopo essere stata suddivisa in dosi e confezionata sottovuoto per essere rivenduta al prezzo di circa 50 euro a bustina, veniva occultata in un ovile antistante l’abitazione di uno dei capi della “cupola”, in mezzo alle capre.