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Valanga di critiche contro l’Amministrazione comunale, Angilica: «Troppi silenzi da parte del sindaco»

Accuse di malagestione. «Forte preoccupazione anche per il lungomare di Lampetia»

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CETRARO (Cs) – L’amministrazione comunale di Cetraro, guidata dal sindaco Ermanno Cennamo, incassa un’altra sonora strigliata per la pessima gestione della cittadina. Dopo il Psi e la consigliera di minoranza Gabriella Luciani, stavolta interviene anche l’ex vicesindaco Fabio Angilica.

«Il silenzio della giunta sui problemi più seri della nostra cittadina è emblematico di un disimpegno verso quei doveri che competono a chi ha responsabilità di governo – esordisce Angilica in una nota – Da più tempo cittadini e forze politiche sollecitano risposte sui disservizi legati alla viabilità, illuminazione pubblica, manutenzione del territorio, potabilità dell’acqua (che nel centro non è tale dal marzo 2022), fruibilità della infrastruttura portuale, ricevendo in cambio un eloquente silenzio che temo tradisca un imbarazzo o, peggio ancora, la difficoltà a gestire la cosa pubblica».

L’ex vicesindaco ricorda che sul problema del porto insabbiato «lo scorso anno aprimmo la discussione proprio per la gravità dello stato in cui versava l’imboccatura e per il rischio cui erano esposti i nostri pescatori ottenendo l’impegno del Sindaco, dopo aver speso altri 100 mila euro di fondi regionali in via d’urgenza, che i lavori di ammodernamento per 5 milioni di euro che lasciammo in eredità sarebbero iniziati a ‘settembre’.

Ad oggi, purtroppo, non si vede ancora nulla – sottolinea Angilica – con una situazione probabilmente più grave del 2022 visto l’incaglio di una vela di soli due giorni fa. Silenzi che vengono infranti solo da annunci che risuonano come vuoti, come quello di ieri del sindaco che si compiace per la Bandiera blu per lo stesso porto, senza però indicare una idea di sviluppo della struttura per un riconoscimento che purtroppo è visto come un semplice orpello e che, invece, doveva essere solo l’inizio per una crescita in chiave turistica del paese. Del resto – incalza Angilica – se non si riesce nemmeno a completare l’area antistante la chiesa San Marco i cui lavori di poche migliaia di euro e della durata di un mese sono stati annunciati il 3 gennaio e ancora oggi sono fermi, c’è poco da essere ottimisti sulle capacità di appaltare i 5 milioni del porto.

Forte preoccupazione c’è anche per Lampetia «dopo l’ordinanza ‘urgente’ del sindaco dopo le mareggiate dello scorso autunno. A pochi giorni dall’inizio della stagione estiva, e dopo oltre cinque mesi per programmare il da farsi, temo che la soluzione che ci verrà prospettata sarà quella di ricoprire indiscriminatamente i crateri presenti con la sabbia, senza recuperare mattonelle e ringhiere, aggiungendo in tal modo degrado a degrado in una zona che per il suo potenziale naturalistico andrebbe tutelata più di tutte».

Angilica, concludendo, chiede al sindaco Cennamo di sapere «quale futuro spetta a Lampetia; se i lavori strutturali, se previsti, inizieranno già dal prossimo autunno e soprattutto quale idea ha di quel tratto di spiaggia in cui è sì necessario mettere in sicurezza case, attività e viabilità ma è altrettanto importante preservarne l’alto valore paesaggistico. E anche se temo che tali risposte difficilmente arriveranno, noi continueremo perlomeno a porre delle domande perché non ci rassegniamo all’idea che la nostra cittadina possa essere ripiombata di nuovo in una inaccettabile mediocrità».

 fiorellsquillaro@calabriainchieste.it