Il luogo del delitto

REGGIO CALABRIA – Dopo l’arresto di Damiano Bevilacqua, cognato della vittima e ritenuto presunto autore del delitto, la Squadra mobile di Catanzaro ha denunciato per favoreggiamento A.P., di 50 anni, il rom che ha ospitato Bevilacqua, suo lontano parente. Damiano Bevilacqua, 30 anni, era ricercato dal giorno del delitto per l’omicidio del ventinovenne ferito gravemente al Rione Marconi di Reggio Calabria e morto poco dopo al pronto soccorso. Bevilacqua, infatti, è stato trovato ieri mattina all’alba in un appartamento nel quartiere Aranceto di Catanzaro. Quando la Polizia ha fatto scattare il blitz ha accennato ad una fuga cercando di nascondersi all’interno dell’appartamento ma poi non ha opposto resistenza

Secondo quanto è emerso dalle indagini, l’omicidio è avvenuto nel corso di una lite scaturita a seguito di un diverbio, avvenuto giovedì mattina, tra la sorella della vittima e il marito, Damiano Bevilacqua. Qualche ora più tardi Antonio Morelli, insieme al fratello Gianluca, si è recato sotto casa della sorella dove ha incontrato Bevilacqua. Qui è partita una discussione al culmine della quale Bevilacqua, ha sparato con una pistola un solo colpo all’indirizzo di Antonio, dandosi alla fuga.

Accompagnato dal fratello in ospedale, Morelli è morto poco dopo mentre Bevilacqua aveva intanto deciso di allontanarsi da Reggio Calabria, trovando ospitalità dalla comunità rom di Catanzaro. La polizia gli ha notificato un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura di Reggio, che adesso dovrà essere convalidato entro 48 ore dal gip di Catanzaro. Quest’ultimo, con ogni probabilità, dichiarerà la sua incompetenza territoriale in relazione all’omicidio e trasmetterà il fascicolo al gip di Reggio Calabria che dovrà decidere nei prossimi giorni se firmare un’ordinanza di custodia cautelare.

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