Home Calabria Signorelli: «Ho votato quest’amministrazione ma è stata un fallimento totale»

Signorelli: «Ho votato quest’amministrazione ma è stata un fallimento totale»

L'ex assessore: «Non hanno scusanti, sapeva che la situazione economica dell'Ente era disastrosa»

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AMANTEA – L’ex assessore comunale Tommaso Signorelli si stacca dal gruppo Pellegrino dopo averlo sostenuto a spada tratta per tutto il periodo pre e post elettorale. A distanza di quasi un anno dall’insediamento di Vincenzo Pellegrino, infatti, il politico amanteano si è reso conto dello stato di totale abbandono in cui versa la città.
«In genere dopo 100 giorni un’amministrazione tira le somme di ciò che ha fatto e che ha programmato nell’arco degli altri 265 giorni. Purtroppo, l’amministrazione in carica, da me votata, come dalla maggioranza degli amanteani, a distanza di un anno dall’insediamento, si è rilevata un fallimento totale. È inutile affermare che è stato ereditato un comune in dissesto perché all’atto della presentazione delle liste, il candidato a Sindaco e i candidati a consigliere comunale, erano a conoscenza che la situazione finanziaria ed economica del comune era drammatica. Però dai palchi le promesse fatte erano ben altre».
Signorelli pertanto si chiede: «Che fine ha fatto Urban Hub? E la cittadinanza attiva tanto decantata in campagna elettorale? Ma è possibile che dopo un anno la nostra città si presenta in maniera disastrata ai turisti? Ma il Sindaco gira per la città? E tutti gli altri amministratori (brave persone) cosa stanno facendo? Dopo un anno è praticamente impossibile non portare risultati alla città. Ed è indifendibile la solita risposta: abbiamo ereditato un comune in dissesto. Lo sapevate».
Per Signorelli «questa risposta dopo i primi mesi era condivisibile. Ora non più. Amantea, Campora, Coreca e periferie hanno bisogno di altro. Le chiacchiere stanno a zero. Ora basta. Amantea necessita di risposte serie. Il sindaco deve comunicare con la città e deve scendere dal piedistallo. La sua filosofia e la sua cultura vanno bene ma il rapporto con la città e i suoi cittadini è un’altra cosa. Fin’ora sono stato in silenzio per problemi seri di salute che da un anno a questa parte hanno stravolto la mia famiglia. Ora sono stanco di vedere che nulla funziona e che in un anno abbiamo fatto tantissimi passi indietro sotto ogni punto di vista. Questa amministrazione da me votata, mi ispirava più fiducia. Purtroppo, a distanza di un anno, chiedo scusa ai miei elettori. Questa amministrazione è risultata fallimentare. Vorrei tanto sbagliarmi ma, secondo il mio pensiero, se questi amministratori (la maggior parte amici) dovessero governare per 50 anni non riuscirebbero a portare a compimento una sola cosa».
Infine: «Non basta la serata di Capodanno o la serata del Carnevale o le “Palle” a via Margherita. E tuto un insieme che non va. Questo è semplicemente il mio parere. Aspetto che qualche tifoso/a risponda ma, pregherei che le risposte fossero documentate e non per “sentito dire». Ricordo infine, che ho atteso l’esito della Cassazione per quel che riguarda la mia posizione: assolto perché il fatto non sussiste. Sentenza definitiva. Il mio è solo un intervento politico, lungi da me fare attacchi personali»
stefaniasapienza@calabriainchieste.it