AMANTEA (CS) – In consiglio comunale è stata registrata anche la dura presa di posizione Das parte della consigliera di minoranza, Emilia Di Tanna, in relazione alle tante richieste di intervento su problematiche insistenti sul territorio che non solo non sono state risolte ma per le quali i politici in carica non si sono degnati neanche di dare una risposta.
«Come riportato nella nota stampa relativa al consiglio comunale del 28 marzo 2023 – ha ricordato la capogruppo di opposizione – la sottoscritta, dopo averlo fatto attraverso interrogazioni a cui non era stata data alcuna risposta, sottoponeva all’attenzione della maggioranza l’urgenza della messa in atto di tutte le opere ed azioni possibili per rendere decente e decoroso il nostro paese per la stagione turistico-balneare fin troppo vicina». In tal senso Di Tanna chiedeva informazioni «sullo stato dell’arte dell’attività amministrativa relativamente a tutta una serie di opere pubbliche già poste in essere dalle attività dell’amministrazione dei commissari prefettizi ed in forte ritardo sulla tabella di marcia». In particolare il riferimento era per: «I lavori per la ricostruzione della scuola Mameli; lavori di messa in sicurezza della grotta; schede sul dissesto idrogeologico località Imbelli; pista ciclabile; ristrutturazione del lungomare sia di Campora che di Amantea; rotatoria località Oliva; pulizia e decoro dell’assetto urbano comunale».
Ebbene: «Le risposte furono vaghe rassicurazioni sull’esecuzione dei lavori a ridosso o addirittura immediatamente dopo le festività pasquali (rassicurazioni dell’assessore Gagliardi) e sul decoro urbano, l’arredo urbano (cestini, panchine, giochini), secondo il delegato Campanella, doveva essere posizionato poco dopo il Consiglio Comunale sul lungomare sia di Campora che di Amantea. Ma nulla di tutto ciò è stato messo in atto, se non qualche mal fatto intervento pochi giorni fa. Il nostro paese è sotto gli occhi di tutti e appare abbandonato a se stesso e in mano all’opera del “volontariato civico” che ormai è diventato il deus ex machina del Comune di Amantea».
Per non parlare «dell’apparato fognario, che ha visto l’azione modernizzatrice dell’esecutivo, è saltato completamente ed invece di migliorare la sua capacità di smaltimento adesso ha criticità ancora peggiori di quelle storiche».
Per quanto concerne, poi, il rendiconto di gestione 2023 «i conti del Comune che vengono presentati oggi nella proposta di bilancio e nel Dup creano forti perplessità. Per esempio in merito ai residui attivi, 38 milioni di euro – di cui 15 milioni “di competenza” – è evidente una organica difficoltà dell’amministrazione a riscuotere, ma ancor di più, a ipotizzare di poter in qualche modo rientrare di quelle cifre. Non sarà certo l’esternalizzazione del servizio a risolvere il problema, ed i cittadini dovranno sapere quale sarà il costo di tale servizio per le loro tasche. La città ha bisogno di fatti e non più di parole».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it