Home Cultura «Educare per prevenire, perché il bullismo non insegna ma segna»

«Educare per prevenire, perché il bullismo non insegna ma segna»

All'Istituto comprensivo "Padre Puglisi" evento con il Garante per l'infanzia e tanti esperti

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Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale

BELVEDERE MARITTIMO (Cs) – «Educare per prevenire, perché il bullismo non insegna ma segna».
A Belvedere Marittimo un convegno per eludere gli effetti di bullismo e cyberbullismo ed affrontare in un dibattito e confronto l’emergenza educativa.
È l’iniziativa promossa dall’associazione Impegno Comune Calabria, di concerto con l’Istituto comprensivo “Padre Puglisi”, della cittadina tirrenica e con il patrocinio del CPO di Paola.
L’evento si terrà venerdì 19, dalle ore 10:00, presso i locali della scuola.
Alla presenza degli studenti relazioneranno ospiti illustri.
L’iniziativa sarà impreziosita dalla presenza di Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
Previsti anche gli interventi dell’avvocato Giuseppe Bruno, vicepresidente Camera Penale “Enzo Lo Giudice” di Paola, Aderente Unione Camere Penali;
di Marianna Oliviero, psicologa clinica specializzanda in Psicoterapia della Gestalt;
di Catia Ferraro, psicologo clinico – psicoterapeuta, psicologo dell’Istituto comprensivo statale “Puglisi”.
Saluti iniziali affidati al dirigente scolastico, Maria Benamata.
Per l’associazione Impegno Comune Calabria interverrà l’avvocato Roberta Petrungaro.
Il momento di formazione sarà arricchito da diversi contributi video.
Tra questi, un dialogo tra la Emanuela Arnone – consigliere comunale di Belvedere Marittimo – e la giovane scrittrice Lida Michela Carullo, premiata quale “Alfiere della Repubblica” da Sergio Mattarella.