Il tribunale di Catanzaro

SCALEA – R. S. di 30 anni, originario della Campania ma domiciliato a Scalea è stato condannato dal Tribunale di Catanzaro – con rito abbreviato – alla pena di 5 anni, 5 mesi e 3 giorni di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare.

I reati contestati all’uomo sono maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata nei confronti della fidanzata/convivente. I fatti risalgono nel periodo di tempo compreso tra il 2021 – 2022. Il 30enne è stato dichiarato colpevole ed è stato interdetto dai pubblici uffici. Inoltre è stato condannato al risarcimento dei danni in favore della parte civile da liquidarsi in separato giudizio.

L’imputato è stato però assolto dal reato di aver installato sul dispositivo mobile in uso alla donna un virus informatico con cui ne avrebbe captato le conversazioni. A giugno dello corso anno, considerato le reiterate violenze perpetrate nei confronti della donna, il gip di Catanzaro aveva disposto il divieto di avvicinamento alla vittima ed ai suoi familiari, stabilendo una distanza di 300 metri da rispettare, con il divieto di comunicare con qualunque mezzo con la compagna. Misura poi sostituita, il 31 luglio 2022  – poiché continuamente violata – con gli arresti domiciliari.

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