PAOLA
Partirà il 6 giugno, presso il Tribunale di Paola, il processo che vede coinvolti diversi soggetti del Tirreno cosentino, già noti alle forze dell’ordine, accusati di associazione a delinquere finalizzata all’usura e all’estorsioni.
Le indagini sono scattate nel 2016 a seguito della denuncia di alcuni imprenditori e commercianti caduti nella rete dell’usura, costantemente vessati e minacciati dal gruppo criminale. Gli imprenditori, infatti, già in difficoltà finanziarie (tra covid e crisi economica) aveva chiesto supporto ad alcuni soggetti, ma dopo poco tempo si sono visti recapitare pagamenti con tassi d’interesse esorbitanti, a cui è stato impossibile riuscire a fare fronte.
Ciò ha scatenato un effetto domino che, in diversi casi, si è concluso con l’appropriazione indebita della gestione dell’attività commerciale da parte degli usurai. Un meccanismo contorto che ha spinto diverse vittime ha denunciare tutto agli investigatori. All’udienza preliminare si sono costituite parte civile oltre le vittime anche l’associazione antiracket “Lucio Ferrami”.