Home Cronache L’ambasciata da Scofano (uscito dal carcere) per portargli una bottiglia in dono

L’ambasciata da Scofano (uscito dal carcere) per portargli una bottiglia in dono

Recarsi in "ambasceria" all’evidente fine di portare i saluti del gruppo di San Lucido e accreditare la sua presenza criminale

790
0
Un posto di blocco

PAOLA (Cs) – La famiglia Calabria-Tundis torna a parlare delle possibili modificazioni dello scenario criminale tra Paola, San Lucido e Fuscaldo. Ed i Carabinieri registrano. (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/18/le-nuove-leve-della-ndrangheta-discutono-delle-scarcerazioni-eccellenti/)

C’è grande attenzione e trepidazione per ciò che potrebbe verificarsi all’indomani di scarcerazioni “eccellenti”. E Pietro Calabria, giovane boss che segue i capibastone della ‘ndrangheta cosentina, recandosi spesso a Cosenza, conosce bene modi e rituali dell’onorata società, così come li conosce Michele Tundis.

Il 2.3.2019, quando Pietro CALABRIA comunica a Michele TUNDIS la notizia della restituzione in libertà di Mario SCOFANO, che etichetta come “capo del suocero”, gli domanda se non abbia già portato in dono una bottiglia al pregiudicato.

Il veterano Tundis propone al giovane boss in ascesa di “recarsi in ambasceria presso SCOFANO, all’evidente fine di portare i saluti del gruppo di San Lucido e accreditare la sua presenza criminale“.

«Lo dobbiamo andare a trovare ora che inizia a lavorare…», spiega il presunto ‘ndranghetista. La DDA ritiene “interessante” sottolineare la diversità di approccio e attitudine rispetto all’anziano affiliato: Pietro CALABRIA, in un primo momento, auspica che il pregiudicato non ostacoli i loro affarisperiamo che ragiona ora, altrimenti… basta che a noi non ci fa fare niente più…») per poi, un attimo dopo, scommettere, protervo, che, al contrario, sarebbe stato Scofano a recarsi presso la loro residenza.

«Mi sa che viene lui dalla parte di qua!»…