Home Cronache Niente revoca della patente di guida al latitante cetrarese

Niente revoca della patente di guida al latitante cetrarese

Il Prefetto di Cosenza non ha accettato la richiesta dei Carabinieri della Stazione di Cetraro

268
0
La Prefettura di Cosenza

CETRARO (Cs) – Non verrà revocata, per insussistenza dei “requisiti morali” previsti dal Codice della Strada, la patente di guida di cui è titolare il pregiudicato cetrarese Luca Occhiuzzi, 35 anni, difeso da Carmine Curatolo ed Emilio Enzo Quintieri del Foro di Paola, indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro per tentato omicidio, estorsione e lesioni personali in concorso, aggravate dal metodo mafioso, per i fatti accaduti sul lungomare di Belvedere Marittimo il 26 giugno 2021, dichiarato latitante perché sottrattosi, dal 15 settembre 2022, all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro.

La Prefettura di Cosenza, in persona del Vice Prefetto Aggiunto Antonella Regio, con Decreto del 19 maggio 2023, accogliendo totalmente la richiesta avanzata dal collegio difensivo in data 30 marzo 2023, ritenendo “che non ricorrono i presupposti previsti dall’Art. 120 del C.d.S. per l’adozione del provvedimento di revoca del titolo abilitativo alla guida” ha disposto l’archiviazione del relativo Procedimento amministrativo, che era stato avviato d’ufficio lo scorso 7 febbraio, in seguito alla proposta di revoca della patente di guida formulata il precedente 29 gennaio, dal Comandante della Stazione Carabinieri di Cetraro Marina Luogotenente Pietro Pecoraro a cui era stato allegato il certificato del Casellario Giudiziale ed il decreto del Giudice che dichiarava la latitanza (quest’ultimo sconosciuto alla difesa perché mai notificato).

«Siamo soddisfatti dell’esito favorevole del procedimento, dichiara Quintieri, perchè non vi erano assolutamente i presupposti, né in fatto né in diritto, per poter procedere alla revoca della patente di guida legittimamente posseduta dal nostro assistito che, allo stato, possiede tutti i requisiti morali normativamente previsti per il mantenimento della patente ed è irrilevante la circostanza che egli sia stato dichiarato latitante. Nemmeno in caso di eventuale condanna per i reati contestati, conclude Quintieri, l’Autorità di Pubblica Sicurezza potrebbe procedere alla revoca del titolo abilitativo alla guida perché vi sono dei casi specifici previsti dal legislatore, che non sono in ogni caso automatici, e per i quali comunque occorre fornire adeguata motivazione, pena l’illegittimità del provvedimento revocatorio».

Peraltro, nei giorni scorsi, i difensori del latitante cetrarese Luca Occhiuzzi, Curatolo e Quintieri, essendo decorsi i termini previsti dalla legge per le conseguenti determinazioni da parte dell’Ufficio Territoriale del Governo di Cosenza, avevano proposto ricorso giurisdizionale contro l’Amministrazione dell’Interno, difesa dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria di Catanzaro, per ottenere la declaratoria di illegittimità del silenzio inadempimento serbato nonché per l’accertamento dell’obbligo di concludere il Procedimento amministrativo con un provvedimento espresso.