PAOLA (Cs) – La capacità di penetrare nel tessuto economico locale da parte della cosca di ‘ndrangheta Calabria-Tundis (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/14/entrature-mafiose-della-cosca-al-comune-di-paola-e-allonpi-di-san-lucido/), fiaccata nei giorni scorsi da una operazione della DDA di Catanzaro (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/09/ndrangheta-arresti-sul-tirreno-nomi-37-misure-e-46-indagati/), emerge da intercettazioni e riscontri documentali sia rispetto ad assunzioni di personale presso l’ex Onpi (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/16/i-tentacoli-della-ndrangheta-sulla-gestione-dellex-onpi-di-san-lucido/), sia rispetto ad assunzioni fittizie di “uomini d’onore” in seno a talune cooperative sociali collegate alla associazione a delinquere di stampo mafioso, in quel tempo impegnate al Comune di Paola e interessate a mettere le mani su servizi e lavori pubblici nel territorio comunale di San Lucido.
L’assunzione fittizia di soggetto considerato intraneo alla cosca di ‘ndrangheta è certificata negli atti e rafforzata da una miriade di intercettazioni.
«Il tuo contratto è di un anno – dice l’imprenditore al malavitoso – poi non te ne esci mai e se vinco io la cosa (appalto, ndr)…. sono questi 400mila euro… ti aumento le ore ci metto a chi dico io…»
Poi, in un’altra circostanza, trattandosi di assunzione fittizia, l’imprenditore prega lo ‘ndranghetista di “farsi vedere” in quanto il Comune di Paola sta svolgendo dei controlli sulle cooperative a cui ha affidato dei lavori: «Lunedì rientra per favore (omissis) perchè stanno facendo gli elenchi al Comune. Un’altra volta tutti gli elenchi ci stanno mandando per vedere chi è presente e chi non è presente. Rientra per favore e poi dopo fattela questa settimana, fatti vedere e poi dopo fai quello che vuoi, va bene?».
