Una manifestazione del Sì Cobas

Il Si Cobas Calabria,

il 17 giugno, dalle ore 10.30, parteciperà alla manifestazione pubblica che partirà dallo stadio Nicola Ceravolo e culminerà su Corso Mazzini (di fronte la Prefettura). «Abbiamo già chiesto un incontro con il Prefetto nei giorni precedenti alla manifestazione», hanno fatto sapere Roberto Laudini e Simone Scandale coordinatori regionali del Si Cobas Calabria. «Stiamo denunciando ogni giorno, da più di 4 anni – hanno proseguito Laudini e Scandale – questa gestione scellerata della sanità pubblica e non ci fermeremo. Non abbiamo paura perché la paura non ci appartiene».

Il sindacato ha, altresì ribadito «la necessità di aumentare i LEA (livelli essenziali di assistenza) nelle strutture ospedaliere calabresi. Nei giorni 17 e 18 maggio 2023, il dipartimento tutela della Salute ha incontrato – su richiesta nostra – tutte le Aziende ospedaliere e le Asp Provinciali per sensibilizzare l’assunzione di personale sanitario. Abbiamo toccato con mano la difficoltà di comunicazione con realtà come l’Asp di Vibo Valentia e quella di Crotone, e abbiamo visto aziende come l’ormai ex Pugliese-Ciaccio e l’Asp di Catanzaro lavorare in modo corretto, anche in mezzo a mille difficoltà (vedi mangiatoia Dulbecco)».

Poi ci sono «i veri è propri buchi neri come quelli presenti all’Asp di Cosenza, dove le cattive abitudini sono di casa e dove nel silenzio totale tutto gira intorno al muro di gomma creato da quelle persone che da anni ne reggono i fili».

E, ancora: «Abbiamo denunciato al dipartimento Tutela della Salute la lentezza nell’espletare un bando di stabilizzazione interno (ennesimo bando), alle nostre domande non ci sono risposte, tutto scivola sul muro di gomma di questa Asp. Stiamo chiedendo, un piano assunzioni 2022, con 60 Oss da reclutare a tempo indeterminato, che venga coperto con i lavoratori a tempo determinato (92 unità reclutati da un avviso). Vogliamo ricordare che al 30 giugno 2022 nessuno dei 92 Oss aveva i requisiti di stabilizzazione come la legge prevedeva a quel tempo. A distanza di un anno siamo ancora qui a denunciare una non applicazione delle assunzioni a tempo indeterminato. Il Commissario ad Acta Roberto Occhiuto dovrebbe essere più presente in queste situazioni di abusi perché sono veramente tanti che coinvolgono l’ambito sanitario».

Infine: «Noi abbiamo denunciato tutto questo, abbiamo denunciato Sanibook che si sta rivelando uno strumento feroce e aggressivo verso chi lavora in ospedale. Ovviamente il buon Occhiuto sa bene come distrarre l’attenzione d’altronde siamo la regione dei medici cubani e della appena nata mangiatoia Dulbecco, da Commissario ad Acta e presidente di Regione ha saputo apparecchiare la tavola e mangiare bene».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it