COSENZA – «Abbiamo avviato una fase di raccolta di tutta la documentazione utile ed esistente al fine di proporre, ai sindaci e agli amministratori calabresi, l’impugnazione della legge regionale sulla fusione in base all’articolo 11 dello statuto della Regione Calabria, con un referendum abrogativo della legge nella parte in cui lede i
diritti dell’autonomia locale».
Lo afferma l’associazione politico-culturale “La Migliore Calabria”, vicina all’ex Presidente della Provincia di Cosenza, Graziano Di Natale, già consigliere regionale della Calabria.
«In particolare – prosegue la realtà presieduta da Michele Dima – la modifica dell’articolo 5 della legge regionale numero 15/2006 è in contrasto con la medesima Legge regionale, che all’articolo 2 stabilisce che l’iter per procedere ad una fusione deve avere l’impulso dai singoli comuni interessati.
Nel nuovo testo – sottolinea – viene meno il riferimento alle delibere consiliari comunali cancellando sostanzialmente il potere di impulso degli stessi comuni».
La Migliore Calabria afferma: «Con questo modus operandi i comuni sarebbero costretti a subire le scelte della Regione, la quale potrebbe decidere anche senza tenere conto dell’esito di un referendum “consultivo” e non vincolante. È un pericoloso precedente che darebbe alla Regione il potere di decidere indipendentemente dalla volontà popolare e dalle scelte delle amministrazioni locali.
A tal fine lo statuto – pungola la migliore Calabria – della Regione Calabria, all’articolo 11, offre lo strumento del referendum per l’abrograzione, totale o parziale di una legge. Su questo tema – conclude – proporremo un incontro con i Sindaci e gli amministratori. Non c’è tempo da perdere».