COSENZA – La Procura di Cosenza ha chiuso le indagini sul presunto sistema corruttivo operante all’interno del Comune di Rende.
Nell’inchiesta, denominata “Mala Arintha”, vi sono 72 indagati, tra cui il sindaco Marcello Manna (sospeso) e l’ex vicesindaco Annamaria Artese, oltre a dirigenti e funzionari comunali, nonché imprenditori della provincia di Cosenza.
L’avviso chiusura indagini reca la firma dei pubblici ministeri Giuseppe Visconti e Margherita Saccà.
L’inchiesta faceva luce su una serie di irregolarità nella concessione di alcuni appalti pubblici, con particolare riferimento al “Palazzetto dello Sport”, i lavori di “Sistemazione piano viabile e messa in sicurezza Contrada Cutura, località Piano Monello (via Piemonte) e zone varie del comune di Rende, pulizia fiume Surdo per verifica perdite rete fognante”, nonché su una lunga sfilza di opere pubbliche:
noleggio a freddo dei mezzi d’opera di una società; affidamento diretto dei lavori relativi alla riparazione della rete fognante in contrada Ospedale di Rende; affidamento diretto di “lavori urgenti di manutenzione straordinaria cimitero comunale, sede municipale e Piazzetta Padre Pio Villaggio Europa”; abusiva occupazione del parco pubblico denominato “Georcelli”; gestione del Centro diurno per minori; affidamento in concessione del servizio di gestione del Centro Anziani; servizio di trasporto a supporto di persone con disabilità; appalto inerente “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”; lavori pubblici in via Slovenia; bandi di gara inerenti appalti pubblici relativi all’adeguamento sismico di immobili ubicati nel territorio di San Vincenzo La Costa.
Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato, abuso in atto d’ufficio.