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Lavoratori Amaco Cosenza senza stipendi, solidarietà di Ugl

I lavoratori Amaco incrociano le braccia: niente stipendio né spettanze arretrate

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COSENZA – «La confederazione provinciale di Cosenza dell’UGL, esprime la propria solidarietà ai lavoratori dell’Amaco che hanno incrociato le braccia, autonomamente, per protestare contro le conseguenze dell’improvvisa nota aziendale, in cui li si informava di esser impossibilitata a pagare gli stipendi del mese in corso e, tantomeno, le spettanze arretrate».

Solo in occasione dell’assemblea coi Sindacati aziendali, svoltasi il 23 sera, l’Azienda ha comunicato che la Banca tesoriera ha «interrotto la linea di credito e che, quindi, le spettanze saranno erogate addirittura a luglio e garantite solamente da trasferimenti regionali».

«Tale situazione esaspera giustamente i lavoratori – denuncia Ugl – che hanno protestato spontaneamente per lanciare un forte segnale di preoccupazione alla cittadinanza ed alle forze politiche, testimoniando il disagio e l’incertezza che, da tempo, riguarda la municipalizzata Amaco».

Il sindacato, ancora, evidenzia: «E ciò nonostante nei mesi scorsi i dipendenti abbiano già affrontato sacrifici economici, rinunciando a parte di emolumenti contrattuali e sopportato un periodo di Cassa Integrazione. A ciò si aggiungono i problemi di manutenzione ed efficienza dei mezzi fattore che personale e Sindacato ritengono prioritario per garantire la sicurezza di lavoratori ed utenti».

L’UGL auspica che l’incontro convocato per martedì prossimo con Cometra, Comune, Regione, Azienda, Sindacati e Banca di Tesoreria, «sia risolutivo e chiede un deciso intervento che possa dirimere la situazione economico /giudiziaria».

«Ritenevamo che, con la nomina di un nuovo Amministratore all’Amaco – prosegue Ugl – si sarebbero percorse tutte le strade per risolvere, definitivamente, i problemi di gestione; anche in considerazione delle promesse, nei confronti dei dipendenti, esternate dal Sindaco che dava rassicurazioni sul fatto che «nessuno rimarrà indietro».

Alla luce di quanto sta accadendo «non pochi dubbi permangono su una risoluzione attuabile in tempi stretti che possa tranquillizzare i lavoratori e le loro famiglie».

Fra l’altro, «sempre valida» è la proposta dell’UGL, «avanzata in tempi non sospetti, con la quale invitavamo la Giunta a valutare il passaggio della gestione di tutti i parcometri in Amaco e, contestualmente, assorbire i dipendenti della società Saba che ha in appalto quelli che risultano posizionati nelle zone cittadine che “cubano” la maggior parte delle entrate».