L’iniziativa, inserita nell’ambito del più vasto progetto “Memoria è cultura”, il programma che vuole rendere omaggio al ricordo alle vittime delle mafie e alle buone pratiche di legalità, ha visto la partecipazione del sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, dell’assessore alla Sicurezza, Giuggi Palmenta, del consigliere delegato allo Sport, Gianni Latella, del presidente del consiglio comunale Enzo Marra, del consigliere comunale Franco Barreca, degli operatori del Csi di Reggio Calabria guidati dal Presidente Paolo Cicciù, dei rappresentanti della Prefettura, della Procura della Repubblica di Reggio Calabria e delle forze dell’ordine.
«In tutte le altre città – ha detto Brunetti – l’inaugurazione di una struttura sportiva è una cosa normale. Ad Arghillà, invece, assume un valore molto importante, considerate le tante difficoltà che vive il quartiere. Oggi, un pezzo di questo rione, viene restituito ai cittadini. Dove sorgevano il degrado ed un cimitero di auto, adesso c’è uno spazio che diventa opportunità per i ragazzi e l ragazze di Arghillà che potranno socializzare, giocare e incontrarsi all’aria aperta e a due passi dalle loro case».
Per l’assessora Palmenta l’inaugurazione del campetto di Arghillà «è una scommessa vinta dall’amministrazione Falcomatà che ha voluto scegliere questo quartiere proprio per dare un segnale di riscatto sociale che va al di là dello sport e del semplice impianto sportivo».
L’aspetto sociale dell’iniziativa è stato sottolineato anche dal consigliere delegato Gianni Latella: «Arriva a conclusione una delle idee più belle portate avanti seguendo le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà. Uno spazio di crescita e aggregazione, un’area tutta dedicata ai giovani di Arghillà che avranno modo di vivere, in maniera inedita e positiva, un quartiere comunque ricco di difficoltà e contraddizioni».