L’amministrazione comunale di Diamante,
nella persona del vice sindaco Giuseppe Pascale e la segreteria confederale regionale Ugl Calabria, rappresentata da Ornella Cuzzupi hanno manifestato la propria vicinanza alla famiglia e agli amici della giovane studentessa, Denise Galatà, scomparsa prematuramente a causa di un incidente registrato lungo il fiume Lao, a seguito di una escursione in gommone (per fare rafting).
«Domani a Diamante sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare la giovane Denise Galatà. L’amministrazione comunale – rende noto il vicesindaco, Giuseppe Pascale – invita gli uffici pubblici e privati, gli esercizi commerciali e tutta la cittadinanza a fermarsi, alle ore 12, per un minuto di raccoglimento per la studentessa del Liceo Rechichi di Polistena scomparsa in seguito alla caduta nel Fiume Lao durante una gita scolastica». Nel primo pomeriggio l’amministrazione comunale aveva espresso il suo cordoglio sui suoi canali social: «La Città di Diamante si unisce al profondo cordoglio di tutta la Calabria per la scomparsa di 𝗗𝗲𝗻𝗶𝘀𝗲 𝗚𝗮𝗹𝗮𝘁𝗮̀, la studentessa del Liceo Rechichi di Polistena scomparsa in seguito alla caduta nel Fiume Lao durante una gita scolastica. Ai familiari e ai compagni di Denise giunga la vicinanza e l’abbraccio di tutta la comunità di Diamante».
Vicinanza ai familiari della giovane studentessa è stata espressa anche dall’Ugl Calabria: «In queste ore di straziante dolore, l’Ugl calabrese è sommessamente vicina alla famiglia ed alla comunità di Rizziconi. Non è certo il momento di polemizzare circa le responsabilità che hanno causato quest’immane tragedia, che ha tolto agli affetti dei suoi cari una studentessa che aveva innanzi a sé aspirazioni e sogni propri della sua giovanissima età. Condividiamo le misure decise dal Ministro e dalla direttrice dell’Usr che hanno disposto un’ispezione per capire le condizioni organizzative dell’attività extrascolastica. Riteniamo indispensabile e indifferibile, per il futuro – conclude la segretaria confederale regionale Cuzzupi – che vadano riviste le misure preventive da adottare per garantire la massima sicurezza a quanti vogliano cimentarsi in questo sport, anche in virtù di una ferita ancora viva legata al dramma del Raganello (Civita di Castrovillari) che causò la morte di dieci persone»
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