LOCRI
La Procura della Repubblica di Locri ha emesso un avviso di conclusione indagini nei confronti di 43 persone accusate di far parte di un articolato sistema illecito finalizzato al rilascio di falsi certificati.
L’inchiesta rappresenta uno dei filoni dell’operazione “Sua Sanità”, coordinata dalla Procura di Locri e condotta dalla Guardia di finanza, che lo scorso 5 maggio aveva portato all’arresto di un dirigente medico e del primario del reparto di psichiatria. Secondo le indagini, entrambi hanno reimpiegato la professione medica «a vantaggio dei privati per conseguire pensioni miracolose, agendo come veri deus ex machina, ognuno dei due trattando la sanità locrese come fosse cosa sua».
Tra gli indagati ci sono medici degli ospedali di Locri e Melito Porto Salvo, medici convenzionati con l’Asp, componenti della commissione medica dell’Inps, avvocati, sindacalisti, pazienti e loro familiari. L’inchiesta ruota attorno al patronato Inpal di Bovalino il cui responsabile, indagato, secondo il pm, avrebbe istigato i medici dell’ospedale di Locri a compiere atti contrari al loro dovere d’ufficio. In questo modo, i sanitari avrebbero attestato “patologie inesistenti o comunque difformi da quelle reali per i soggetti da lui segnalati, corrispondendo o comunque promettendo la corresponsione di somme di denaro.