Home Calabria Sfiorata rissa al borgo marinaro di Fuscaldo: «Ecco di chi è la colpa»

Sfiorata rissa al borgo marinaro di Fuscaldo: «Ecco di chi è la colpa»

Una lettera punta il dito contro due congiunti: «Hanno minacciato loro tecnici e assessore»

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Il Municipio

FUSCALDO (Cs) – In una comunicazione fattaci pervenire in redazione e siglata “I residenti del Borgo Marino” viene offerto un contributo di informazioni sulla notizia narrata da questa testata e relativa alla piantumazione di palme al borgo marinaro (https://www.calabriainchieste.it/2023/06/03/rissa-sfiorata-per-il-gioco-delle-tre-palme-al-borgo-marinaro-di-fuscaldo/) e relativa a minacce giunte a un residente da parte di un non meglio identificato politico.

«Una polemica basata sulla maleducazione di qualcuno, che evita di raccontare la verità dei fatti, nonostante, gli stessi fatti raccontati in modo falsato e di parte, si siano svolti di fronte a diverse persone, che hanno apprezzato il lavoro di abbellimento portato avanti dall’amministrazione comunale e che, per come riferitoci dagli stessi assessori che erano presenti sul luogo, continuerà ancora», si legge nella nota, in riferimento ai due cugini che si sarebbero lamentati della installazione anomala di tre palme.

E ancora: «Chi dice di aver subito minacce, omette di dire che le minacce invece le ha fatte. In tal senso, c’è già un precedente verso il capo dell’ufficio tecnico comunale, tra l’altro una donna. Contro di essa, infatti, qualcuno si è rivolto con parole colorate e con un linguaggio per nulla civile. Stessa cosa il giorno della piantumazione delle palme al borgo marinaro», si legge ancora.

«Di fronte alle spiegazioni degli assessori, le stesse due persone protagoniste della vicenda, componenti della stessa famiglia, si sono rivolte ai presenti con linguaggio disprezzante, tra l’altro alla presenza di donne. Perciò, il messaggio che qualcuno vorrebbe far passare è completamente errato, di parte e non corrispondente alla realtà dei fatti.
Anche perché tanti residenti del borgo non si rivedono assolutamente nelle polemiche innescate ad arte probabilmente da chi ha problemi personali con il Comune».

Poi conclude: «Su questa vicenda la strumentalizzazione non fa altro che gettare fango su una zona comunque abitata da persone perbene, umili lavoratori, che non hanno nulla a che vedere con modi di fare facinorosi e polemici, come chi sta ingigantendo un qualcosa che non esiste affatto».