COSENZA
La richiesta di dimissioni, avanzata nei giorni scorsi da cinque dei sei membri del Consiglio di Amministrazione ed indirizzata al presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata, non ha prodotto alcun effetto https://www.calabriainchieste.it/2023/06/06/consorzio-valle-crati-cinque-sindaci-chiedono-le-dimissioni-del-presidente-granata/. Una situazione che ha spinto quattro membri su sei del Cda ad abbandonare il proprio incarico. Si tratta di: sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo; dei rappresentanti del comune di Cosenza, Pietro Francesco Spadafora; di Rende, Salvatore Ciciarelli; e di Casali del Manco, Fernando Esposito. Dovevano essere in cinque, ma il presidente del Consorzio, dopo l’avvenuta richiesta di dimissioni, aveva revocato la nomina al delegato di Castrolibero, Angelo Gangi.
Una iniziativa che, comunque, non ha toccato più di tanto Granata, considerando che lo stesso ha provveduto a nominare già i sostituti. Con la particolarità che tra le nuove nomine figura anche i due rappresentati cosentini che fino a qualche giorno fa avevano chiesto la testa del presidente. Le “new” entry sono: il sindaco di Cosenza, Franz Caruso; il vicesindaco facente funzione della città di Rende, Marta Petrusewicz; e i consiglieri Mario Fortino e Andrea Fiorino».
Per il prossimo lunedì, ha scritto Granata, «sarà inviata una relazione sullo stato dell’arte relativo al project financing sulla depurazione, per informare tutti i sindaci dell’assemblea consortile. Nella settimana entrante sarà convocato il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio Valle Crati, di cui fanno parte di diritto il sindaco della città di Cosenza e di Rende, con l’audizione degli uffici consortili. Molti sindaci dell’assemblea consortile conoscono la mia storia personale e professionale e sanno che da svariati anni la mia azione amministrativa e politica, si è sempre contraddistinta per trasparenza, correttezza, imparzialità e buon andamento nella pubblica amministrazione e per questi motivi intendo procedere con legalità e correttezza amministrativa nelle procedure che devono essere poste in essere in settori delicati come quello della depurazione e dei rifiuti».