SAN LUCIDO (Cs) – Considerato che «l’affidamento diretto per la gestione del depuratore comunale ha comportato un enorme aumento delle spese a carico dei contribuenti», il movimento San Lucido Idee per il Futuro chiede lumi all’assessore comunale all’ambiente sulla gestione complessiva dell’impianto che, com’è noto, rientra in un accordo per la gestione dei servizi di fognatura e depurazione con il Comune di Falconara Albanese. 

Il movimento, in merito a tale ultimo assunto, evidenzia, infatti, che «con Accordo per la gestione dei servizi di fognatura e depurazione del 07.07.2022 intervenuto tra il Comune di San Lucido (Cs) e il Comune di Falconara Albanese (Cs), il sindaco ha attestato che il depuratore del Comune di San Lucido (Cs) “è sovradimensionato per l’attuale popolazione residente e fluttuante” e, sulla scorta di tali premesse, ha autorizzato il Comune di Falconara Albanese (CS) a collegare la propria condotta fognaria al depuratore del Comune di San Lucido (CS), e pertanto “si colletteranno, nel mese di luglio (parte) e agosto, una parte dei reflui del Comune di Falconara Albanese”.

Dunque, come ricorda il movimento sanlucidano, “il Comune di Falconara Albanese (CS) è tuttora autorizzato ad immettere le acque reflue nella condotta fognaria esistente in località Miccisi del Comune di San Lucido (CS)”.

È stato inoltre stabilito che “I liquami reflui provenienti dal Comune di Falconara Albanese saranno quantizzati tramite la messa in opera di una valvola misuratrice di portata da installare nel punto di immissione dei liquami nella nuova condotta”.

E, ancora, che “il Comune di Falconara Albanese si impegna sin d’ora ad accollarsi i maggiori oneri dovuti alle portate reflue immesse nel depuratore di San Lucido, maggiori oneri che terranno conto di: aumento dei fanghi da smaltire; aumento delle spese di gestione dell’impianto di depurazione e degli impianti di sollevamento; aumento delle spese di energia elettrica».

Questi maggiori oneri saranno oggetto di un apposito accordo fra i due Comuni alla fine della stagione estiva.

Peraltro, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 22.12.2022 del Comune di San Lucido (CS), avente ad oggetto “Determinazioni in ordine al Sistema Depurativo”, il sindaco ha precisato che “i costi saranno calcolati dall’Ufficio correttamente su riscontri oggettivi rendendoli noti a tutti non appena determinati definitivamente”.

In virtù di quanto sopra detto, il movimento San Lucido Idee per il Futuro rivolge i seguenti dieci quesiti all’assessore al ramo:

  1. Se all’amministrazione comunale di San Lucido (CS) è noto che nella materia della depurazione si applica l’Iva al 10% e non al 22%, il cui (errato) importo maggiore ricadrebbe illegittimamente sulle tasche dei contribuenti;
  2. Quali sono gli elementi tecnici in possesso del sindaco, e quali verifiche sono state all’uopo eseguite, affinché egli possa continuare ad affermare che il depuratore del Comune di San Lucido (CS) “è sovradimensionato per l’attuale popolazione residente e fluttuante”;
  3. Chi ha proceduto allo smaltimento delle 40 tonnellate di fanghi residui presenti presso il depuratore comunale, presso quale impianto all’uopo autorizzato sono stati smaltiti tali fanghi, chi ha sostenuto il costo di tale smaltimento, il tutto corredato dalle bolle attestanti il prelievo e la consegna effettuata presso un impianto autorizzato a tale smaltimento;
  4. Quali sono le attuali condizioni del depuratore comunale e quali controlli e verifiche sono state eseguite in vista della stagione estiva 2023, con relativa documentazione;
  5. Il conteggio preciso degli oneri che dal 07.07.2022 il Comune di Falconara Albanese (CS) si sarebbe dovuto accollare per l’aumento dei fanghi da smaltire da parte del depuratore del Comune di San Lucido (CS), per l’aumento delle spese di gestione dell’impianto di depurazione e degli impianti di sollevamento, per l’aumento delle spese di energia elettrica;
  6. Notizie in merito alla quantificazione dei liquami reflui provenienti da Falconara Albanese (CS), che sin dal 07.07.2022 dovevano essere “quantizzati tramite la messa in opera di una valvola misuratrice di portata da installare nel punto di immissione dei liquami nella nuova condotta”;
  7. Copia dell’accordo che doveva essere sottoscritto fra i due Comuni alla fine della stagione estiva 2022;
  1. Copia di tutti i pagamenti eseguiti dal Comune di Falconara (CS) in favore del Comune di San Lucido (CS) e, in assenza dei suddetti pagamenti, copia di tutte le azioni di recupero dei crediti intentate dal Comune di San Lucido (CS) nei confronti del Comune di Falconara (CS), tese ad evitare la certezza che i maggiori costi del depuratore comunale ricadano esclusivamente sulle tasche dei contribuenti sanlucidani;
  2. Le motivazioni per le quali il Comune di San Lucido (CS) non ricorre alle procedure ordinarie di gara, per privilegiare invece gli affidamenti diretti. Nel caso in esame, l’affidamento diretto per la gestione del depuratore comunale è stato effettuato con un procedimento amministrativo che presenta profili di illegittimità, in quanto:
    1. risultano violati gli obblighi di pubblicità degli atti di cui all’art. 30 c. 1 e art. 36 D. Lgs. 50/2016, in quanto la Determinazione a contrattare n. 110 del 24.04.2023 è stata pubblicata il 25.05.2023 e la determinazione di affidamento diretto del 18.05.2023 è stata pubblicata il 06.06.2023. Dunque si è in presenza di una abnormità giuridica, in quanto la determinazione a contrattare è stata pubblicata addirittura dopo l’affidamento diretto!
    2. vi è incertezza sulla durata del servizio di gestione del depuratore comunale, in quanto la Determinazione a contrattare n. 110 del 24.04.2023 prevedeva l’affidamento del servizio per nove mesi (fino al 24.01.2024) con un impegno di spesa di € 88.000,00 (non essendo indicata l’iva, normalmente è da intendersi iva inclusa), mentre la Determinazione di affidamento diretto n. 128 del 18.05.2023 ha impegnato in favore della Analiticals Ambiente S.r.l.s. la somma complessiva di € 105.738,86 iva inclusa, affidando il servizio di gestione dell’impianto di depurazione comunale fino alla data del 31.12.2023!

10. Se il contenimento delle spese ed il taglio allo spreco dei soldi pubblici rientra tra gli scopi dell’amministrazione comunale ed in particolare del sindaco, dato che l’affidamento diretto per la gestione del depuratore comunale ha comportato un enorme aumento delle spese a carico dei contribuenti. Se fino ad aprile 2023 i contribuenti pagavano € 8.305,09 al mese iva 10% inclusa, ora, in base ai confusionari elementi contabili contenuti nelle suddette Determinazioni, pagheranno € 10.593,12 iva 10% inclusa, con un aumento del 27,5%».