CORIGLIANO-ROSSANO (Cs) – Fondi ministeriali per 350 mila euro al fine di rinnovare sia le attrezzature e la strumentazione dell’istituto Alberghiero, sia il parco macchine a disposizione dell’azienda agricola dell’istituto Agrario.
A tanto ammonta il finanziamento complessivo riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito delle risorse residue del Programma Operativo Nazionale (PON) Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020 all’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) come premialità per la capacità di spesa dimostrata dal management scolastico con le risorse ben spese per le precedenti misure.
A darne notizia, condividendo la soddisfazione con tutta la comunità scolastica tra le più importanti della regione, è stato il dirigente del Majorana Saverio Madera aprendo la serie di interventi e di diverse iniziative che hanno impreziosito e scandito nei giorni scorsi, la bella e partecipata Festa del Grano a Contrada Momena con la quale, letteralmente nelle terre (complessivamente 18 ettari) di proprietà dell’Istituto e gestite dalla propria azienda agricola, quella scuola ha voluto concludere un anno scolastico di attività intense, importanti ed innovative e che hanno fatto registrare apprezzamenti trasversali e riconoscimenti territoriali e regionali.
NUOVA NARRAZIONE, VERSO IL LICEO DEL MADE I ITALY
Recupero del senso di appartenenza, ritorno manageriale alle radici ed alla terra, promozione della filiera corta e tutela della biodiversità in una regione che paradossalmente fa registrare picchi altissimi di obesità infantile e diabete.
Preferenza per le produzioni autentiche e territoriali di qualità, sensibilizzazione della ristorazione territoriale all’uso dei prodotti e trasformati locali ma anche richiamo spirituale e religioso alla Sacri Scritture per la custodia della Terra insieme alla tutela del Creato. Impegno pedagogico senza precedenti sul valore sanitario ed economico delle dieta mediterranea nata ma disconosciuta in Calabria, valore aggiunto della trasformazione per le produzioni agroalimentari locali e maggiore attenzione alla stagionalità e filiera corta soprattutto nelle mense scolastiche.
E poi, ancora, tutela dell’enogastronomia delle regioni italiane, sia dalle azioni delle multinazionali del cibo spazzatura (come il progetto del Nutriscore o la criminalizzazione del vino invece che dei pesticidi da parte di settori e Paesi europei) sia dai tentativi di introdurre il cibo sintetico, invece di promuovere ad esempio i grani antichi regionali. Infine, riappropriazione della terra come strumento di sviluppo e freno all’emigrazione di risorse e cervelli e, quindi, nuova narrazione di rottura e visione strategica per la proposta formativa professionale degli istituti agrari ed alberghieri sottesa all’intenzione del Governo italiano di istituire il Liceo del Made in Italy.
RAPANI: «MAJORANA LABORATORIO DI INNOVAZIONE REGIONALE»
Sono state, queste e questi, le parole chiave ed i temi affrontati e rilanciati in tutti i contributi che hanno impreziosito un evento definito senza precedenti per la sede scelta (in mezzo agli ulivi ed alle farfalle!) e per lo spirito di partecipazione protagonista dimostrato soprattutto delle studentesse e degli studenti: tanto da Don Pino Straface vicario della Diocesi Rossano-Cariati quanto dalla docente Maria Teresa Bollini responsabile dei seminativi, così come dalla consigliera regionale Pasqualina Straface e dal presidente del Consiglio d’Istituto del Majorana Adele Olivo; dai presidente di Coldiretti Rossano e Cariati, Antonino Fonsi e Cataldo Forciniti, dall’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo intervenuto telefonicamente e dal senatore Ernesto Rapani che ha concluso gli interventi sottolineando come il Majorana sia diventato ormai un laboratorio di pensiero, di proposta e di innovazione al quale ispirarsi per replicarne metodi e prassi virtuose per l’intera regione.
MONTESANTO: «MAJORANA CON I PIEDI PER TERRA, PARABOLA VINCENTE»
L’esserci ritrovati oggi docenti e studenti, rappresentanti istituzionali e operatori dell’informazione, amici e collaboratori, tutti con i piedi nella terra di questa grande scuola e di questa regione straordinaria – ha esordito il comunicatore Lenin Montesanto che ha coordinato tutti gli interventi – non può che rappresentare la parabola più coerente e vincente per una comunità educante che lo scorso ottobre 2022 era ripartita, con altra missione e con altra visione, con altri metodi e prospettive, recuperando le proprie serre e delle proprie terre dal degrado e dall’incuria; una comunità scolastica che – ha continuato ribadendo i complimenti al dirigente ed alla sua squadra – nei mesi successivi ha proseguito la sua rigenerazione e reputazione interna ed esterna, piantumando, seminando, raccogliendo le proprie olive recuperate all’oblio, realizzando per la prima volta nella storia della scuola il proprio extravergine e infine distribuendo alle cucine del proprio alberghiero – questa una delle novità paradossalmente più rivoluzionarie – i prodotti della propria grande azienda agricola biologica certificata.
MADERA: PROSSIMI OBIETTIVI DISPENSA IDENTITARIA, PANIFICAZIONE E VIGNETI
I nostri prossimi obiettivi di economia circolare, filiera corta, educazione e sovranità alimentare – ha aggiunto il dirigente Madera ringraziando anche il direttore dell’azienda agricola Francesco Filippelli – saranno la realizzazione di una dispensa 100% identitaria e territoriale per l’alberghiero e, per l’azienda agricola dell’Istituto, la macinazione del nostro grano con la panificazione e, se ci saranno tutte le condizioni, anche la coltivazione di uve per la successiva vinificazione.
Nel ringraziare tutta la comunità scolastica, dai docenti agli studenti, dal personale ATA ai tecnici, per aver contribuito con passione e determinazione al raggiungimento da parte dell’Istituto di tutti gli importanti risultati che hanno scandito quello che – ha sottolineato – rappresenta soltanto l’avvio di un nuovo corso e di un più ambizioso percorso di posizionamento territoriale e regionale di questo polo di formazione che vuole continuare ad essere – ha concluso Madera – a servizio della formazione di una nuova classe imprenditoriale, di professionisti e di tecnici dell’agricoltura, della ricettività e dell’innovazione e, quindi, dello sviluppo eco-sostenibile ed autonomo di questa terra e di tutte le sue connesse declinazioni turistiche.
DEGUSTAZIONE FINALE CON FRITTELLE E ZUCCHINE DELL’ORTO BIO DELL’AGRARIO
La festa del grano, dal sapore e valore sia laico che religioso come ha condiviso Don Pino Straface, è proseguita, falci e fasci in mano ed in campo aperto ed al suono di tarantelle, con la dimostrativa delle antiche tecniche e secolari tradizioni della mietitura da parte dei tecnici del Majorana Giuseppe Giuffrè e Carmelo Agapito e con la degustazione, con la brigata in campo dell’alberghiero coordinata dal docente di enogastronomia Pietro Bloise, delle tipiche frittelle di pasta cresciuta preparate in mezzo agli uliveti con le zucchine dell’orto biologico dell’agrario, macerate nell’extravergine biologico prodotto quest’anno dall’azienda agricola del Majorana (dagli uliveti bio delle contrade Frasso e Momena), accompagnati dai vini Aia di Anni della Tenuta Pisarra di San Giorgio Albanese.