CETRARO (Cs) «Noi moderati, sezione di Cetraro
, insiste nell’accusare l’amministrazione comunale di Cetraro, di gravi illegittimità per aver approvato il “Bilancio Consuntivo – Esercizio Finanziario 2022”, nel consiglio comunale del 31 maggio u.s. nonostante il parere negativo del revisore dei conti.
«La sola e unica verità venuta fuori è che, ancora una volta, saranno i cittadini di Cetraro, residenti e non, a pagare le conseguenze delle disinvolte e abissali incompetenze amministrative dei loro governanti – esordisce in una nota il coordinatore cittadino di Noi moderati, ex assessore al bilancio nelle due giunte Aieta, Pino Losardo – Avrebbe dovuto essere il resoconto del secondo anno di “pre-dissesto” in cui cominciare a ripianare il debito e a risanare lo squilibrio dei conti di Bilancio, al fine di allontanare, il più possibile, lo spauracchio del dissesto. Ma così non è stato».
Nella “Relazione del revisore”, trova ampio spazio «la mancata approvazione, prima e durante l’esercizio finanziario 2022, del “Piano di riequilibrio finanziario pluriennale dei conti dell’Ente”, da parte della Commissione del ministero dell’Interno – spiega Losardo – Questa tragica realtà, sempre tenuta nell’oblio dalla funambolica amministrazione comunale per proprie convenienze politiche, ha sostanzialmente ed inesorabilmente fatto sfumare il salvifico ricorso al prestito del “Fondo di rotazione”». E così «i tempi di fuoriuscita dell’Ente dall’emergenza debitoria, del ritrovamento di uno stabile stato di equilibrio dei conti, del possesso di una normale e legittima autonomia di programmazione e spesa da parte dei futuri “Bilanci di previsione” si sono, inesorabilmente, allungati».
E’ lo stesso revisore dei conti a evidenziare «“precise irregolarità non sanate” dall’amministrazione comunale che ha riconosciuto debiti fuori bilancio senza disporre della necessaria copertura». Losardo incalza nell’evidenziare che «il revisore ritiene l’amministrazione comunale colpevole di “illegittimità” procedurali e probabili reati amministrativi, qualora avessero provocato contabilmente danni all’Erario comunale. Il solerte e puntuale revisore dei conti, di nomina prefettizia, ha, ancor più, aumentato il novero dei suoi addebiti all’amministrazione comunale, con altre criticità procedurali, non di poco conto, che hanno compromesso la legittimità del “Bilancio di previsione 2022”. Non poteva che essere scontato, quindi, il suo parere “non positivo” all’approvazione del “Rendiconto 2022”». Un fatto che «come spesso accaduto con precedenti revisori, non ha per niente scosso l’imperturbabilità della raccogliticcia e ignara maggioranza. La perniciosa amministrazione comunale non ha esitato un solo attimo, invece, ad approvare il “Rendiconto dell’esercizio finanziario 2022”. Atto che sarà giudicato dalla Corte dei Conti, e contestato dai cinque rappresentanti dell’opposizione consiliare, con una nota congiunta, fatta allegare agli atti del verbale della seduta del 31 maggio u.s.
La perniciosa amministrazione comunale non ha indugiato un solo attimo sull’opportunità di approvare, o meno, il “Bilancio consuntivo”. E Noi moderati insiste «nel muovere pubbliche accuse a questi governanti lillipuziani e decisori del destino della nostra città, di essere stati i soli responsabili del fallimento, ormai abbondantemente consolidato, della procedura del “pre-dissesto”, adottata il 10 settembre 2021. Le cause vanno tutte riferite, inconfutabilmente, al comportamento negligente e omissivo dell’Ente in fase di istruttoria degli atti, relativi alla composizione del “Piano di riequilibrio”, inoltrato al ministero dell’Interno nei primi giorni di gennaio 2022. Le prove vanno ricercate, tutte, nella corrispondenza tra il revisore e il nostro Comune, essendone chiara ed indiscutibile testimonianza». Noi moderati, insiste nell’accusare la maggioranza, «di aver scientemente esposto il “Bilancio di previsione 2022-‘24” al reato di falso, avendo postato, nella parte entrate, una risorsa di 2.840.000 euro, equivalente al prestito richiesto al citato “Fondo”, senza dimostrarne la reale e concreta realizzazione». Noi moderati contesta inoltre, all’amministrazione comunale «l’eccesso di potere, riscontrabile nella viziata determinazione delle tariffe tributarie, al massimo consentito dalla Legge, per come documentato negli atti contabili annessi al “Bilancio di previsione 2022-’24” e motivati con uno stato di pre-dissesto in atto, praticamente inesistente. In un simile contesto di disordine e opacità dei conti comunali, comunque, la cosa più aberrante e preoccupante è che, oggi, si trovano a convivere, nella massima istituzione della nostra città, due organi, quello politico-amministrativo e quello governativo di controllo sulla legittimità della gestione, apertamente in conflitto. Non è così che si garantisce la trasparenza e la democrazia, in un’istituzione pubblica, come la nostra, che ha bisogno, come non mai, di solarità e condivisione».
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