Ha preso una piega decisamente inaspettata una veglia in Ecuador in cui una donna attestata come morta e deposta nella bara ha iniziato a bussare dal suo interno (scrive Chronist). Ed è accaduto più precisamente a Babahoyo, nel cui ospedale Martin Icaza, è stata curata e poi dichiarata deceduta l’ex infermiera Bella Montoya. La donna era stata ricoverata venerdì, e trasportata d’urgenza in terapia intensiva, a seguito di un ictus e un arresto cardiopolmonare. Dopo, però, non aver dato alcun segno di risposta alla rianimazione, uno dei medici l’ha dichiarata morta.
In un clima di dolore e tristezza per la dipartita della signora Montoya, la famiglia ha portato le sue spoglie presso un’impresa di pompe funebri. Ed è proprio lì che si è svolto l’incredibile avvenimento. Mentre i familiari svolgevano la veglia funebre, alcuni di loro hanno iniziato a sentire degli strani rumori. Come colpi contro qualcosa. Pian piano i suoni si facevano più insistenti e decisi
Gilberto Barbera, il figlio dell’ex infermiera, ha raccontato l’incredibile accaduto all’Associated Press. “C’erano circa 20 di noi lì”, ha riferito Barbera. “Dopo circa cinque ore di veglia, la bara ha iniziato a emettere suoni. Mia madre era avvolta in un lenzuolo e colpiva la bara, e quando ci siamo avvicinati abbiamo potuto vedere che respirava pesantemente.” E conclude: “Ci ha spaventato tutti.”
I presenti, come riferiscono gli organi di stampa locali, hanno prontamente riportato la donna all’ospedale Martin Icaza di Babahoyo dove è stata reintrodotta in terapia intensiva. E’ sempre il figlio, Gilberto Barbera a riferire che, secondo i dottori, le condizioni della madre restano serie e critiche.
Ora il governo ecuadoriano ha avviato una indagine sui medici coinvolti nell’assurda storia, istituendo un comitato tecnico che esaminerà come il nosocomio abbia potuto dichiarare deceduta la donna.