San Demetrio Corone

SAN DEMETRIO CORONE (Cs) – Verranno illustrate venerdì 16, alle ore 11.00, presso la Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza le novità della 41a edizione del Festival della Canzone Arbëreshë, che si terrà a San Demetrio Corone nelle giornate del 1011 e 12 agosto.

Alla conferenza stampa, moderata da Valerio Caparelli, responsabile della comunicazione della kermesse canora, prenderanno parte: la Consigliere con delega all’istruzione della Provincia di Cosenza, Pina Sturino; il Sindaco di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo; il Consigliere comunale con delega al Festival, Emanuele D’Amico; il Direttore Artistico del Festival della Canzone Arbëreshë, Angelo Pagliaro; il presidente dell’Associazione Culturale “Festival della Canzone Arbëreshë-Comitato Storico”, Adriano D’Amico; il giornalista e membro dell’Associazione Culturale “Festival della Canzone Arbëreshë-Comitato Storico”, Pasquale De Marco.

Il Festival nasce nel 1980 da una felice intuizione dell’avvocato Giuseppe D’Amico, che lo ideò per apportare nuova linfa alla lingua arbëreshë, sopravvissuta per oltre 500 anni tra le varie comunità albanofone d’Italia, che con orgoglio e ostinazione l’hanno mantenuta e trasmessa nel tempo da una generazione all’altra.

Il Festival, che in 40 edizioni ha prodotto più di 600 canzoni inedite, provenienti da autori italiani ed esteri, costituisce un momento di grande aggregazione e richiamo degli albanesi d’Italia.

Sin dalla prima edizione, come a voler rafforzare il legame tra gli arbëreshë delle varie comunità sparse in tutta Italia, migliaia di spettatori si radunano per la serata finale della manifestazione ai piedi del Collegio di Sant’Adriano a San Demetrio Corone, riconosciuta unanimemente quale capitale dell’Arberia.

L’evento è finanziato con il contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Italia Domani” – Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo –  Componente 3 Turismo e Cultura – Investimento 2.1. “Attrattività dei Borghi” -, rientra nell’azione Next Generation dell’Unione Europea e nelle attività del Ministero della Cultura.