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Intervento complesso di alta chirurgia eseguito in una paziente sveglia

Un trattamento all'avanguardia eseguito in pochissimi centri in Italia ed Europa

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CROTONE – È stato eseguito presso la Casa di Cura Marrelli Hospital di Crotone un intervento molto complesso, con la particolarità che la paziente è rimasta sveglia durante tutta la fase operativa. A fornire i dettagli dell’intervento il responsabile del procedimento chirurgico e primo operatore dottor Francesco Caruso.

«Si tratta di una donna di 66 anni, affetta da mesi da febbre, dolori intensi, difficoltà ad evacuare e perdita di feci e gas dalle urine causate da una malattia complicata del colon (malattia diverticolare con diverticolite), con infiltrazione dell’utero, ovaio di sinistra, uretere di sinistra e fistola retto-vescicale. La paziente aveva eseguito altre valutazioni presso centri del nord Italia, dove avevano prospettato una anestesia totale con intubazione, terapia intensiva post-operatoria ed il confezionamento di una stomia (sacchetta per la derivazione delle feci)».

A seguito di un consulto medico con il dr. Francesco Caruso, chirurgo addominale e mininvasivo operante in Calabria, «alla paziente veniva confermata la gravità della situazione, ma veniva proposto intervento mininvasivo (con i buchini) ed in anestesia neuroassiale (cioè a paziente sveglia). L’associazione delle due tecniche d’avanguardia infatti riduce al minimo il dolore post-operatorio e minimizza il ricorso alla terapia intensiva post-operatoria, in quanto la paziente non viene intubata».

Tali tecniche vengono oramai routinariamente utilizzate da anni presso la struttura Marrelli Hospital di Crotone per il trattamento di altre patologie (ernie laparoscopiche, colecisti laparoscopiche, etc) ma per la prima volta per una patologia così complessa.
Il 17 maggio 2023, dunque, la paziente veniva sottoposta dai dr. Francesco Caruso e Camillo Gerosa a «resezione del colon sinistro videolaparoscopica con ricostruzione vescicale, in anestesia neuroassiale (paziente sveglia) eseguita dal dr. Fernando Chiaravalloti, riuscendo a salvare utero, ovaio di sinistra ed uretere, infiltrati dal processo patologico, e ricostruendo la vescica perforata dalla malattia diverticolare, tutto in laparoscopia e con la paziente sveglia, che colloquiava con gli operatori durante l’intervento, e senza necessità alcuna di stomia (sacchetta per le feci) e terapia intensiva post-operatoria».

La paziente è stata dimessa 5 giorni dopo in buone condizioni generali ed al controllo ad 1 mese dall’intervento «si è dimostrata supercontenta sia dei risultati ottenuti, che della scelta fatta di operarsi nella propria terra, dove è finalmente possibile sottoporsi a trattamenti d’avanguardia, eseguiti in pochissimi centri in Italia ed Europa, grazie alle tecnologie presenti presso il Marrelli Hospital di Crotone ed alle avanzatissime competenze degli operatori. Anche in Calabria è possibile».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it