COSENZA – Dieci giornate di lavoro al mese per 65 ore mensili e un corrispettivo annuo lordo di ben 78mila euro oltre spese. L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza cerca un “super avvocato”, che sia rigorosamente attempato, ossia di esperienza.

Tra i requisiti, infatti, rientra l’esercizio della professione legale innanzi alle Magistrature superiori da almeno 20 anni nonché una esperienza professionale nell’ambito delle aziende sanitarie del Ssr maturata nell’ultimo quinquennio e risultante da convenzioni/contratti oggetto di formali deliberazioni dell’amministrazione.

«Perbacco – ha esclamato un marpione interno all’Azienda – una sorta di “bando vestitino” che calza a misura su S.C.». Intanto nulla di dimostrabile, trattando di evento futuro. Verificheremo in seguito.

Il bando, tuttavia, sembra aver sollevato tanti malumori negli ambienti dell’avvocatura cosentina (e non solo), dove a tantissimi viene preclusa l’opportunità di concorrere alla selezione, non solo ai giovani.

All’Asp cosentina, intanto, serve un supporto giuridico alla direzione strategica nella gestione dei procedimenti amministrativi complessi, nella proposizione di percorsi giuridici con l’Azienda per il Governo della sanità calabrese-Azienda Zero e, quindi, non avendo tale supporto al suo interno, il direttore generale ha dovuto bandire la selezione per arruolare un super avvocato.

Attendiamo il nome.