SAN LUCIDO (Cs) – «Ripascimento della spiaggia a San Lucido: si opera esclusivamente in favore degli stabilimenti balneari privati».
E’ la denuncia del movimento “San Lucido Idee per il Futuro”, che in una nota bacchetta l’amministrazione comunale cittadina anche per aver impedito di iniziare i bagni con l’inizio dell’estate.
Ma andiamo con ordine. Il movimento cittadino interviene con una premessa: «Lo scorso 25 aprile l’amministrazione comunale di San Lucido (Cs) diceva: “L’estate inizia a primavera”. Nonostante la propaganda sbandierasse la possibilità di anticipare di due mesi il ciclo naturale delle stagioni, a noi sanlucidani bastava che l’estate iniziasse il 21 giugno, com’è sempre accaduto.
Dimenticavamo che anche la natura deve fare i conti con le lungimiranti scelte dell’amministrazione comunale, ragion per cui oggi a noi sanlucidani è impedito di iniziare i bagni con l’inizio dell’estate.
A San Lucido (Cs) nel 2023 l’estate inizierà il 7 luglio, se tutto andrà bene.
Allora parliamo dei fatti, come ci piace fare, dato che la realtà vince sempre sulle favolette».
Vediamo perché. Entriamo nel merito, carte alla mano.
«Il 20.01.2023 è stato approvato il progetto per il ripristino delle barriere di protezione del lungomare, del porticciolo e dei pennelli. Gli avvisi indicano come termine dei lavori il 22.05.2023. Incredibilmente, la giunta comunale ha permesso che i lavori iniziassero il 15.06.2023 per terminare (si spera) il 07.07.2023.
Quindi la scelta di posticipare l’inizio dell’estate è avvenuta con premeditazione che, com’è noto a chi ha dimestichezza con i procedimenti penali, è una circostanza aggravante.
Di conseguenza, iniziati i lavori, con ordinanza sindacale n. 18 del 13.06.2023 è stato imposto il divieto di balneazione fino al 07.07.2023 sul tratto di spiaggia adiacente al lungomare sud.
Come se ciò non bastasse, con la recente ordinanza sindacale n. 20 del 15.06.2023 è stato stabilito il divieto di balneazione sul tratto di spiaggia dal lido “Il Fico D’India” fino al lido “La Calura”, dal giorno 16.06.2023 fino al giorno 23.06.2023.
Praticamente a San Lucido (Cs) è vietato fare i bagni dappertutto».
Ma vi è di più. Il movimento aggiunge:
«Oggi apprendiamo che il sindaco di San Lucido (Cs) si sta adoperando “per il ripristino degli arenili, da distribuire in corrispondenza degli stabilimenti balneari interessati da erosione spinta”.
Pensavamo fosse uno scherzo, invece è tutto vero: il ripascimento della spiaggia a San Lucido (CS) si opera esclusivamente in favore degli stabilimenti balneari privati.
Anche in questo caso la procedura adottata dal Comune di San Lucido (Cs) appare viziata da gravi illegittimità (ad esempio, non risulta pubblicata all’albo pretorio la determinazione di affidamento diretto alla ditta esecutrice dei lavori), come oramai ci tocca sempre constatare».
Pertanto sono indispensabili tre osservazioni, sulle quali tutti i cittadini dovrebbero meditare.
Eccole: «1) E’ da irresponsabili iniziare i lavori sul litorale in estate. San Lucido (Cs) è un paese che vive di economia da turismo estivo, che è turismo di mare. Impedire ai turisti di fare i bagni in estate è una scelta gravemente dannosa per noi sanlucidani. In tutte le località turistiche del mondo, i lavori sul litorale si completano in inverno o al massimo entro l’inizio della primavera.
Chi pensa il contrario è un marziano ed è auspicabile che ritorni presto su Marte;
2) Il ripascimento delle spiagge in Calabria deve avvenire nel rispetto della L.R 13/2005 e della L.R. 17/2005. In sintesi, il Comune di San Lucido (Cs) sta eseguendo (in favore di privati) “lavori di ripascimento stagionale”. Per espressa previsione normativa (art. 25 L.R. 17/2005) il progetto poteva essere effettuato dal Comune solo se volto al “ripristino dei profili costieri precedenti gli eventi erosivi”. Di tale importante specifica non vi è traccia nell’ordinanza sindacale. In difetto, la competenza permane in capo alla Regione Calabria, con le conseguenti necessarie valutazioni di impatto ambientale (V.I.A.);
3) Il ripascimento della spiaggia deve avvenire in sicurezza, perché il materiale trasportato e depositato deve possedere caratteristiche tali da non mettere a rischio la salute dei bagnanti.
Neanche di tali specifiche vi è traccia nell’ordinanza sindacale;
Quando si opera il ripascimento della spiaggia, prima si ripristinano i tratti di costa con “spiaggia libera”, ossia quella dove tutti possono gratuitamente fare i bagni, e poi eventualmente anche quei tratti di costa dove insistono le concessioni balneari private. Eseguire il ripascimento esclusivamente in favore dei privati è uno schiaffo in faccia alla comunità di San Lucido (Cs) grave e inaccettabile».
Quindi, la conclusione: «Come diceva la propaganda? “L’estate inizia a primavera”. Ci sembra l’inizio di una pessima estate».