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Torrenti, fiumi e contrade sono una giungla e il sindaco intima ai cittadini di pulire i terreni privati

«Cerca di dare l'esempio prima di emettere ordinanze che sono l'esempio eclatante della fase confusionale di questa amministrazione»

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La situazione in cui versa uno dei torrenti cittadini

AMANTEA (Cs) – Il territorio amanteano è invaso dalla vegetazione e il sindaco Vincenzo Pellegrino, con apposita ordinanza, ha invitato i cittadini a tenere puliti i terreni privati per una questione di decoro pubblico e soprattutto di sicurezza. Un paradosso denunciato dall’ex assessore Tommaso Signorelli, il quale ha invitato il primo cittadino ad auto ammonirsi e a intervenire con urgenza.

«Carissimo Sindaco Pellegrino – scrive Signorelli –  condivido in pieno la tua ordinanza rivolta ai privati per la pulizia dei terreni di loro proprietà perché esiste un problema di igiene pubblica e, in prossimità dell’estate, c’è il rischio incendi che incombe. Nello stesso tempo però, dovresti fare un’ordinanza verso te stesso e la tua amministrazione (fallimentare) da me votata perché i fiumi e i torrenti del territorio sono vergognosamente inguardabili, indecenti e, soprattutto, pericolosissimi se dovessero iniziare a svolgere le loro naturali funzioni. A nome della città, tranne i tuoi pochi tifosi rimasti, ti chiediamo pubblicamente di pulire il Catocastro, il Santa Maria, il Calcato, il Colongi, il fiume Oliva, il Rubano oltre naturalmente, tutto il territorio del nostro comune periferie comprese».

E, ancora: «Non puoi dire che non è di tua competenza né tantomeno, puoi ripetere la solita filastrocca (ho ereditato, siamo in dissesto, ecc). Sei il sindaco di Amantea e hai l’obbligo di onorare la fascia che porti altrimenti dimettiti. Cerca di fare il sindaco della città e di dare l’esempio con i fatti prima di emettere ordinanze che sono l’esempio eclatante della fase confusionale di questa amministrazione. Siamo a metà giugno 2023 e Amantea, Coreca, Marinella, Campora e tutte le periferie sono completamente allo sbando. Le foto allegate rappresentano lo stato attuale dei fiumi e dei torrenti del territorio. L’estate è alle porte e dopo 365 giorni di amministrazione abbiamo fatto 365 passi indietro rispetto alla gestione commissariale. Amantea non ha bisogno di sceriffi, ha necessità di un sindaco umile che conosce il territorio e dialoga con commercianti, imprenditori, artigiani, associazioni, forze dell’ordine e cittadini. L’umiltà è alla base di tutto. Attendiamo risposte con i fatti e non a chiacchiere».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it