FUSCALDO (Cs) – «Ricordati che io so camminare dovunque, di notte e di giorno». E’ una frase proferita da un «uomo di rispetto», come si dice in gergo malavitoso, rivolta a un sovrintendente della Polizia di Stato che era giunto a casa sua assieme a un collega per eseguire una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi.
Alessio Martello, 33 anni, ex sorvegliato speciale di Pubblica sicurezza, considerato dalla Distrettuale antimafia il presunto giovane boss di Fuscaldo, è stato assolto perché il fatto non sussiste.
Il Pubblico ministero aveva chiesto una condanna a un anno e nove mesi, ma il giudice penale del Tribunale di Paola ha aderito alla richiesta degli avvocati difensori Carmine Curatolo e Giuseppe Bruno.
Al sovrintendente, inoltre, il 33enne fuscaldese avrebbe riferito: «Mi puoi denunciare quando vuoi, poi ci vediamo…». E ancora: «A casa mia non ci dovete venire, non avete rispetto delle donne, io a casa vostra non ci vengo. Sei sempre tu che vieni a perquisire, gli altri del Commissariato non ci vengono mai. La prossima volta vediamo se vi faccio entrare. Io non ho paura che hai la calibro nove perché non ho paura né di te e né di centro come te, con e senza pistola».
Offese venivano invece rivolte all’altro poliziotto.
Con citazione diretta a giudizio, Martello finiva sotto processo, salvo venire assolto ieri con formula piena.