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Aldo Maria Cupello: «Presidio permanente davanti l’Ospedale di Paola sino a tarda notte»

«Non siamo contro nessun comune, contro nessuna clinica, contro nessun partito»

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PAOLA (Cs) – Aldo Maria Cupello, rappresentante del Comitato per la tutela del diritto alla salute, impegnato da mesi in una serie di attività tese a scongiurare il ridimensionamento dell’ospedale San Francesco di Paola, ossia il trasferimento di reparti e posti letto presso il nosocomio di Cetraro, interviene con una puntuale analisi sulle motivazioni di questa battaglia.

«E’ incredibile come, talvolta, la risposta a certi fenomeni sia semplicemente sotto i nostri occhi: si parte dalla parola “politica”. Dal greco, “politica” esprime quell’arte di governo, di curare gli ambiti nei quali la vita pubblica si sviluppa (economia, istruzione, arte e così via, anche la sanità, che per alcuni non deve esserne legata).

Nello specifico, il termine “politica” richiama al concetto dei “molti”, i molti che la città la vivono. Ebbene, quei “molti” oggi hanno diritto di sapere se il loro Ospedale continuerà a curarli o finirà per essere un semplice B&B con vista mare.

E’ questa, d’altronde, la prospettiva che si paleserebbe se la Regione Calabria ultimasse l’opera insensata di trasferire i reparti di chirurgia da Paola all’ospedale di Cetraro, privando di un’area chirurgica l’HUB provinciale e portando il medio-basso tirreno senza l’emergenza-urgenza. Fino ad ora, da chi di dovere assistiamo soltanto a verbi al futuro: “vedremo”, “parleremo”, “svilupperemo”. Niente di formale. Niente che smentisca nero su bianco i dubbi di una popolazione che tiene ad essere curata dove abita, senza allontanarsi – rischiando la vita – chilometri e chilometri.

Non siamo contro nessun comune, contro nessuna clinica, contro nessun partito: siamo contro le pacche sulla spalle e il silenzio diffuso. Bene “puntare in grade”, ma preservando e sviluppando ciò che c’è. E’ per questo motivo che la nostra attività continua ed oggi, insieme al Comitato per la tutela del diritto alla salute, terremo un presidio permanente davanti l’Ospedale di Paola, dalle 20:30 sino a tarda notte.

Nel ringraziare chi, nelle ultime ore, si sta unendo alla nostra battaglia, invitiamo a partecipare all’iniziativa di questa sera ed in particolare modo ai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, alla Giunta, al Sindaco.
Per una volta lasciamo a casa le appartenenze», conclude l’attivista, giovane brillante studente in giurisprudenza.