SCALA COELI (Cs) – «Il disastro ambientale occorso nei giorni scorsi è una conferma che le attività portate avanti fino ad ora sono inefficienti» (https://www.calabriainchieste.it/2023/06/22/si-rompe-un-tubo-e-il-percolato-della-discarica-finisce-dritto-in-mare/).
E’ quanto affermano in una nota il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Davide Tavernise e il consigliere regionale Francesco Afflitto.
«In questi anni – denunciano i due politici regionali – abbiamo cercato una interlocuzione con la Regione Calabria e con il presidente dell’Ato rifiuti per definire una nuova strategia ambientale, che prevedesse il completo superamento del conferimento dei rifiuti in discarica».
«Abbiamo attenzionato l’ampliamento e l’utilizzo al servizio del circuito pubblico della discarica di rifiuti speciali non pericolosi in località Pipino nel Comune di Scala Coeli con un’interpellanza che metteva in evidenza i rischi per un territorio ad alta vocazione agricola e turistica. Dalla Regione sono arrivate rassicurazioni che oggi, a catastrofe ambientale avvenuta, si rivelano indicazioni vuote e fallaci».
E ancora: «Il disastro ambientale occorso nei giorni scorsi è una conferma che le attività portate avanti fino ad ora sono inefficienti nel perseguimento degli obiettivi annunciati e anche la reazione non appare veloce e importante, come dovrebbe essere rispetto ad un disastro che pure, a molti, appariva annunciato».
Come consiglieri regionali, «appassionati alle grandi sfide che riguardano il futuro – e quella ambientale è una delle più importanti anche per la Calabria – ci chiediamo come sia stato possibile che commissari e uffici regionali nel tempo abbiano potuto autorizzare una discarica e l’ampliamento di una seconda nei pressi del letto di un torrente, e in una valle che è fonte di prodotti Bio».
Poi concludono: «Non ci resta che pretendere l’attivazione in tempi rapidi di tutte le procedure possibili e immaginabili per affrontare la bonifica dei territori e salvaguardare il nostro mare».