La frana registrata alcuni mesi addietro

SAN NICOLA ARCELLA (Cs) – Nelle acque antistanti l’Arcomagno fa bella mostra un grosso masso che in un recente passato non era mai stato avvistato. Il dubbio di Italia Nostra, Sezione Alto Tirreno Cosentino è che quel masso sia precipitato dall’alto, a seguito di una frana registrata alcuni mesi addietro, e per la quale erano stati chiesti interventi immediati.

«Italia Nostra nello scorso inverno – scrive il movimento – ha denunciato la presenza di una grossa frana che aveva investito il sentiero proprio sopra l’Arcomagno con grossi blocchi rocciosi e terreno argilloso. A distanza di vari mesi, e a seguito di un’ordinanza sindacale di qualche giorno prima, il responsabile dell’Ufficio tecnico in data 8 giugno ha dato incarico alla ditta Calabria Rocce srl di provvedere con urgenza alla “rimozione dei distacchi rocciosi che si sono verifica durante la stagione invernale lungo il percorso Marinella Arcomagno” tra cui quello più imponente e di maggiori dimensioni verificatosi proprio sopra l’arco del sito denominato Arcomagno, ben noto al grande pubblico».

E, ancora: «Vorremmo sapere che fine ha fatto tutto questo materiale che è evidenziato nelle foto: è stato rimosso e portato in altro luogo o è stato fatto precipitare all’interno dell’Arcomagno nell’acqua? Da certi commenti apparsi sulla nostra pagina – continua – parrebbe avvalorata questa seconda ipotesi. Certo è che un grosso masso rimosso dall’alto e precipitato è oggi ben visibile nell’acqua a poca distanza dalla riva della spiaggetta che prima non c’era e che abbiamo cerchiato in rosso. E’ evidente che la tradizionale percezione visiva dell’ Arcomagno è cambiata e certo non in meglio. Chi ha consentito tutto ciò? Negli anni ottanta si è voluto realizzare in modo maldestro un altro accesso all’Arcomagno con un percorso innaturale e pericoloso passando addirittura sopra il grande arco modificando con scavi e quant’altro un delicato equilibrio morfologico creatosi nei decenni e questi sono i risultati: frane continue, ordinanze di chiusura non rispettate, pericoli per la incolumità delle persone».
Infine: «Chiediamo al sindaco di chiarire dove sono finiti tutti i materiali, terra rossa e massi della frana che ha ostruito il passaggio sopra l’Arcomagno: in mare dentro l’Arcomagno o dove?»