Wanda Ferro

REGGIO CALABRIA

 Stipulate quattro convenzioni per l’assegnazione diretta, ad associazioni del terzo settore, di beni confiscati alla ‘ndrangheta e a Cosa nostra sul territorio della Calabria e della Sicilia orientale.

Presenti per l’occasione il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Bruno Corda, che ha sottoscritto le convenzioni. «Un risultato importante», ha detto ancora Mariani che rappresenta un «segnale di affermazione della presenza dello Stato che restituisce ai territori quello che la criminalità organizzata toglie».

Un risultato reso possibile dall’applicazione di una disposizione introdotta a fine 2017 nel Codice Antimafia che, valorizzando il ruolo degli enti del terzo settore, ha consentito di assegnare direttamente agli stessi una parte dell’ingente patrimonio confiscato alla criminalità organizzata per la realizzazione di progettualità a carattere sociale.

I progetti sono: l’associazione Valentia per la creazione della “Casa della legalità – Piersanti Mattarella”; l’Organismo Beppe Montana Libera Terra che ha presentato due progetti dal titolo “Ricomincio da qui” finalizzati alla creazione di opportunità lavorative per soggetti svantaggiati e l’Organismo Ultreya Pedara, capofila di una associazione temporanea di scopo per la realizzazione del progetto “Solidarietà e cittadinanza attiva in un circuito di Educazione, Soccorso e Resilienza”.