AMANTEA (Cs) – Nota di fuoco dal gruppo di opposizione “Cambiamo Rotta” contro le critiche ricevute sul web e sui social da “qualcuno” per l’assenza di contrasto all’azione amministrativa «non portata avanti dalla maggioranza del sindaco Vincenzo Pellegrino». La minoranza, in tal senso, ha inteso spiegare il perché del proprio atteggiamento costruttivo, soprattutto per il bene della cittadinanza. Vediamo di cosa si tratta.
«Ci siamo interrogati a lungo prima di decidere – si legge nella nota stampa – se fosse opportuno aggiungere la nostra voce al frastuono generico da qualche tempo prorompente nella foresta social. Animali di ogni specie, assetati di prede su cui sfogare la loro fame di protagonismo, si aggirano con fare proditorio e ringhiano contro tutti e tutti come felini feroci. Sono carnivori, è questo il loro tratto principale. Proprio per questo non si consideri insolito che da sponde opposte convergano, fuor di metafora, con gli stessi stantii argomenti, approssimativamente declinati, contro lo stesso obiettivo. L’immedesimazione, questa sconosciuta, non quella che genera empatia, impossibile per carenza di presupposti umani ma quella di chi, calandosi nel contesto, analizza con obiettività e muove a ragion veduta obiezioni e critiche sull’azione di governo della città. Quella che abbia riguardo alle risorse umane e finanziarie disponibili e motiva, una bocciatura, per carenza di iniziative, di competenze, di impegno, di lungimiranza, di intelligenza, di amor proprio, di senso del dovere e finanche di simpatia e di aspetti caratteriali che non generano coesione, né convergenza e condivisione di obiettivi comuni di importanza vitale per la città. Vogliamo riconoscere a questa amministrazione che non ha le risorse umane e finanziarie indispensabili per l’ordinario?».
Detto questo «aggiungiamo che sconta un peccato originale di credibilità, per le indennità che percepiscono dopo aver pubblicamente dichiarato di rinunciarci. Aggiungiamo che la colpa più grave è non aver affrontato, con determinazione e competenza, la situazione finanziaria, rimuovendo criticità strutturali che sono un macigno sulla pianificazione e che di fatto bruciano le potenzialità, enormi, di una città che avrebbe tutti gli elementi per eccellere e migliorare il livello di vivibilità di tutti».
Sarebbe anche giusto mettere in conto quello che «è stato fatto o è in via di attuazione, le istanze della minoranza che sono state recepite ovvero le iniziative con divise tra maggioranza e minoranza: Per la casa comunale c’è stato l’incontro con la ditta esecutrice per risolvere il problema sollevato il 28 dicembre 22 per l’aumento dei prezzi delle opere e i lavori dovrebbero ripartire; per via Indipendenza e Parco della Grotta, grazie al fondo progettazione captato dai commissari, sono stati finalmente affidati gli studi geologici propedeutici alla progettazione degli interventi; l’accesso al mare di Campora (torrione) è in corso d’opera al pari di altri progetti di rigenerazione urbana (campi di calcio e area giochi bambini); per l’ex Macello, a seguito di rescissione del contratto, il Comune ha indetto in data 18 maggio 23 avviso pubblico di manifestazione d’interesse per il nuovo affidamento; hanno affidato i lavori per ripristino del lungomare lato sud dopo che l’ingegnere precedentemente incaricato ha rifiutato l’incarico; sono state impegnate somme per 20.000 euro per l’acquisto delle passerelle di legno per l’accesso al mare dei disabili, così come hanno impegnato altri fondi per l’acquisto di arredi urbani; in data 14 giugno 23 hanno indetto la gara d’appalto per il servizio manutentivo e decoro urbano per il triennio 2023/2025; i bandi segnalati dalla minoranza (hub parking, sport e disabilità, biblioteche e piano eliminazione barriere architettoniche etc) la maggioranza li ha accolti, partecipando nei termini previsti; hanno impegnato i fondi per l’acquisto dell’autovelox ad Acquicella; per l’erosione costiera, competente la Regione Calabria, stanno lavorando in sinergia.
Non è molto? Si poteva fare di più? Si potevano privilegiare altre priorità? È su questo che devono vertere le critiche e se possibile i suggerimenti e le soluzioni. I veri macigni da rimuovere sono: le indennità, il cui importo annuo è pari al costo di 5 dipendenti e potrebbe nuocere – evenienza gravissima- all’approvazione del Piano di Risanamento a lungo termine; l’ inadeguatezza nell’affrontare la situazione finanziaria; affidare ad altro soggetto la riscossione dei tributi è semplicemente inutile se non peggiorativo della situazione attuale per le inevitabili conseguenze insite nel trasferimenti dei dati in archivio; l’insipienza e l’assenza di proattività nel rapporto con l’Osl, per la gestione e possibile chiusura del dissesto 2016. Il recupero urgente delle iniziative e delle relazioni umane con quelle associazioni “non allineate” che con la loro attività danno risalto al buon nome della città o rinverdiscono pittoresche tradizioni apprezzate dai cittadini e dai turisti (Guarimba, Ciuoti etc)».
“Cambiamo rotta” ha poi esternato una riflessione: «Una opposizione serrata, aggressiva, arrembante, ci potrebbe garantire quella che è il mantra del momento: la visibilità…. attraverso l’uso frenetico dei social. Ci può stare e forse anche è produttivo di consensi ma non è e non sarà il nostro stile. Troviamo però surreale, a voler essere misurati, il comportamento di chi ha votato e dice di aver fatto votare il Dr Pellegrino, facendolo vincere. Costoro, non pochi, anziché avere il senso della misura, fare autocritica, riconoscere l’errore, fare mea culpa, chiedere scusa ai rivendicati supporter e poi chiudersi in dignitoso (ossimoro!) silenzio, pretendono di dare lezioni anche alla minoranza perché, udite, udite, è poco opposizione. Noi riteniamo di esercitare una giusta critica costruttiva in uno ai doverosi controlli e quando ci riusciamo anche l’attività di stimolo all’azione dell’amministrazione. Chi si è candidato con mero spirito di servizio non può che accettare il responso delle urne e, nella distinzione dei ruoli, operare per il bene della città. Ci chiediamo, dando per scontato che il diritto di critica è un diritto inalienabile, perché questi critici non si limitano ad evidenziare inefficienze e disservizi ma attaccano l’amministrazione e le persone che la compongono, sindaco in testa e pure la minoranza? Forse fanno rumore nella foresta social per ritagliarsi visibilità e annusarsi, in vista, fra 4 anni, di potenziali alleanze elettorali?. Intanto così facendo «sortiscono l’effetto di rinsaldare la squadra e la leadership del Dr Pellegrino».
Il gruppo di opposizione conclude «interpretando l’auspicio degli operatori turistici e commerciali di evitare atti che possano nuocere all’immagine della città. I panni sporchi laviamoli in casa a fine stagione. Vogliamo in ultimo precisare che queste nostre riflessioni sono rivolte alle menti e non alla pancia dei nostri concittadini ai quali è dovuto sempre il massimo rispetto. Non riprenderemo più questi argomenti né risponderemo a chi non li condivide. Non ci interessa la polemica divisiva e soprattutto improduttiva. Chi ritiene di aver tempo da perdere, continui a pestare l’acqua nel mortaio. A scanso di equivoci creati in malafede e tendenziosi, non siamo e non saremo la ruota di scorta di Pellegrino e continueremo a fare opposizione seria, argomentata, con ironia e con sarcasmo ma sempre rispettando i ruoli e le persone.
Si deve lavorare alla ricucitura dei rapporti lacerati e puntare a ripristinare coesione e solidarietà tra i cittadini e tra le famiglie. I sedicenti capipopolo hanno fatto per fortuna il loro tempo e non se ne sente la mancanza. È duro ma dovranno accettare l’ininfluenza e l’oblio»
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