PAOLA (Cs) – Il gruppo politico denominato “La Nostra Paola”, coordinato da Riccardo Ferrari ed espressione dell’ex maggioranza uscente, oggi rappresentata in consiglio comunale dall’ex sindaco Roberto Perrotta e dall’ex vice sindaco Marianna Saragò, prende posizione con una nota su quanto sta accadendo attorno all’ospedale San Francesco di Paola, che molto presto perderà la chirurgia, in via di trasferimento presso il nosocomio Iannelli di Cetraro.

«Quanto sta succedendo è assolutamente mortificante dal momento che quando si fanno delle scelte bisogna avere la capacità di metterci la faccia e di dare spiegazioni.

In questi mesi il solo avvocato Di Natale con il suo gruppo politico ha avvertito l’esigenza di assumere una posizione ben precisa di fronte a qualcosa che sembrava folle soltanto immaginare.

Con il passare del tempo sono aumentati i dubbi e le insicurezze, e in maniera direttamente proporzionale è aumentata la sicumera di una amministrazione comunale che dall’alto delle sue aderenze continuava a millantare un credito politico che si è rilevato mendace, anche se a noi non interessano i legami quanto i principi perché ogni scelta soprattutto in campo sanitario deve rispondere soltanto alla ragione e alla logica e non ad altro.

Oggi quel che appare più grave è la mancanza di notizie certe, come se all’affronto subito dalla intera collettività si dovesse aggiungere anche lo sfregio di non dover dare conto delle proprie scelte.

C’è voluto l’ultimo consiglio comunale, dopo tante sollecitazioni, per ascoltare un sia pur minimo segno di preoccupazione, ma non da parte del garante della salute, ossia il sindaco, rimasto inerme e silenzioso, ma dall’assessore Logatto che pur essendo un addetto ai lavori si è sempre guardato dall’assumere posizioni precise.

Ma anche loro forse hanno capito che la misura era colma.

Ed infatti dopo pochissimo tempo, secondo quanto riportato, sarebbe stato lo stesso manager a dare conferma di quanto temuto.

Ora ci attendiamo passi ben precisi dal sindaco e dalla sua amministrazione, ma nel frattempo continueremo a stare al fianco di chi ha avuto l’intelligenza e l’acume di sposare immeditatamente questa battaglia.

E non rinunceremo a nessuna forma civile di protesta fino a quando il nostro governatore, sin qui poco loquace sull’argomento, non verrà per informare l’opinione pubblica delle sue scelte.

Quando in un territorio ci sono manifestazioni bisogna immediatamente avere la sensibilità di intervenire per tranquillizzare o per spiegare perché noi non siamo sudditi, ma cittadini ai quali occorre dare spiegazioni e ci dispiace molto che chi di dovere non abbia dato il giusto supporto a sacrosante battaglie.

In passato ci siamo incatenati (foto allegata: ndr) anche contro esponenti politici a noi affini, non esiteremo a farlo perché questa è una autentica beffa perpetrata ai danni della collettività, non soltanto paolana, ma soprattutto ai danni degli operatori sanitari ai quali nel corso della pandemia avevamo riservato ben altre attenzioni e dimostrato ben altre forme di gratitudine», conclude La Nostra Paola.