CETRARO (Cs) – «Ottima notizia, grazie al sindaco e a tutti quelli che in questi anni hanno lottato per arrivare a questo importante risultato».
Lo dichiara il responsabile Sanità regionale del sindacato Confial (Confederazione italiana autonoma lavoratori), Willy Maltese, commentando il post su Facebook del sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, in cui esulta per il ritorno della chirurgia dal presidio ospedaliero di Paola a quello di Cetraro.
«Un riconoscimento va al Presidente Occhiuto che ha dimostrato di voler realizzare una rete ospedaliera funzionale – prosegue Maltese – tenendo conto di parametri importanti come la collocazione geografica che vede Cetraro al centro dell’area tirrenica, le strutture esistenti, l’elisoccorso, la facile accessibilità, ecc. Insomma, quello che qualche decennio addietro aveva previsto nel suo suo Piano, l’onorevole Lo Moro.
Detto questo, adesso viene il difficile, perché non sarà facile passare all’attuazione del Piano. In primis il reclutamento dei primari, infermieri e tutto il personale occorrente. Ci saranno le barricate campanilistiche – sottolinea il sindacalista – e i Don Chisciotte che organizzeranno manifestazioni contro».
Una lotta tra paolani e cetraresi, ciascuno in difesa del proprio ospedale, che si annuncia molto dura e difficile. Maltese conclude, quindi, con un appello alla comunità cetrarese «affinché tutta Cetraro, forze politiche, sindacati, associazioni, si uniscano al sindaco e all’interno consiglio comunale per vigilare e pretendere che il Piano sanitario regionale venga realizzato in tempi brevissimi».
Intanto, la città di Paola affila le armi ed è pronta a dar battaglia contro il decreto del commissario ad acta della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, n. 198/2023 “Piano di Riordino della rete ospedaliera della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo dipendenti” che vede l’ospedale di Cetraro Spoke-Dea di primo livello e quello Paola come Stabilimento dell’Azienda di riferimento – Dea primo livello. Contro il Piano sanitario regionale, infatti, sia il sindaco della città di San Francesco, Giovanni Politano, che il Comitato Difesa Diritto alla Salute hanno già annunciato il ricorso al Tar.
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